“Abbiamo riportato a Monti le inquietudini del gruppo, voteremo la fiducia nonostante condividiamo il parere del presidente del Confindustria su questa legge per la riforma del mercato del lavoro”. Lo sostiene Silvio Berlusconi all’assemblea dei gruppi PdL.

“Monti ci ha detto che il 28 ci sarà qualche provvedimento ma solo per abbassare gli spread. La misura ancora non è scritta ma ha affermato che farà in modo di ottenere altri risultati. Altre misure non sono state identificate”.

Monti. “Dall’incontro con Monti veniamo via con una sensazione di indeterminatezza sulle proposte che Italia farà. C’è un orientamento su una misura che prevederebbe un intervento della Bce e del Fondo Salva Stati per acquistare i titoli pubblici dei Paesi con uno spread troppo alto, ma solo per gli Stati virtuosi. Quindi, si escluderebbero, per esempio, il Portogallo, la Spagna, la Grecia. Sarebbe inclusa l’Italia”.

Unione Europea. “Adesso andiamo avanti. Vi prego di usare toni consapevoli della responsabilità che in questo momento abbiamo. Se togliessimo la fiducia dovremo preparare gli elettori al voto, per non parlare dello sconcerto che la crisi creerebbe. Ho parlato con Bruxelles, definiscono ‘catastrofique’ la caduta di Monti”.

Pdl. “Il 75% dei nostri elettori è contrario al sostegno al governo Monti. Abbiamo fatto tre focus, nel Nord, Centro e Sud: il 36% dei nostri elettori continuano a votare il PdL e per i candidati del nostro partito. Il 54% si è rifugiato nell’astensionismo o per la scheda bianca, il 10% ha votato Grillo. Ma non c’è un solo elettore che non si sia detto pronto a ridare il suo voto al Popolo della Libertà qualora ci fossero candidati e programmi convincenti”.

“C’è preoccupazione per il futuro del Pdl, ma io non sono così preoccupato perché, dopo i focus e i sondaggi, sono convinto che abbiamo la possibilità di fare una campagna elettorale forte con argomenti validi e possiamo riportare dalla nostra parte gli elettori”.

Legge elettorale. “Ha ragione Angelino, con il 40% si può tornare a vincere. Abbiamo anche la possibilità di realizzare un’altra legge elettorale. In questi giorni stiamo organizzando degli incontri con la sinistra che è preoccupata di andare al voto con il porcellum. Si potrebbe quindi andare verso un sistema alla tedesca”.

Futuro. “Al di là delle primarie e di Alfano, io resto sempre a disposizione pronto a fare la mia parte. Sono disponibile a fare il ministro dell’economia in un governo guidato da Alfano”.

Liste civiche. “Non dobbiamo rinunciare ai pensionati, a Sgarbi, ai responsabili. Paghiamo un prezzo altissimo in termini elettorali. Per questo ho parlato di liste civiche perché c’è stata una processione di persone venute da me per chiedermi se ero disponibile ad avallare questi progetti. Io non ho dato alcun assenso, non ho sposato nessun progetto, ho solo ascoltato. Sono contrario all’arlecchinata di decine di liste perché si potrebbe vincere, ma poi sarebbe difficile governare”.

Unione di centro. “Casini attende cinicamente di capire da che parte stia la convenienza. Se va con la sinistra si porterà dietro solo il 10% dei suoi voti”.

Germania. “Riteniamo che l’uscita della Germania dall’eurogruppo non sia un male. L’unica misura veramente efficace sarebbe che la Bce diventasse prestatrice di ultima istanza, ma è la misura che la Merkel esclude”.