Disagi per i pendolari delle isole

Giu 23rd, 2012 | Di cc | Categoria: Ambiente

L’aumento dei costi torna come ogni anno.

Anche il traffico non aiuta: raggiungere il posto di lavoro è un’odissea

E’ da poco iniziata la vera e propria stagione estiva, ma già si iniziano ad avvertire i primi disagi. E non parliamo soltanto delle difficoltà che i cittadini puteolani e flegrei si trovano ad affrontare, quali il traffico fitto a qualsiasi ora, la mancanza di posti auto e l’aumento del numero dei parcheggiatori abusivi in prossimità delle più frequentate località balneari.

Coloro i quali, infatti, sono costretti a “sopportare” il maggior numero di difficoltà, in effetti, non sono i residenti, quanto piuttosto i pendolari, cioè tutti quei cittadini che abitano sulle isole e per motivi di lavoro sono costretti, per almeno cinque giorni a settimana, a recarsi sulla terraferma.

Questi ultimi infatti devono fare i conti con diverse problematiche.
Prima su tutte l’aumento dei prezzi: per i pendolari, infatti, come accade praticamente quasi ogni anno, occorre fare un paio di rapidi calcoli per comprendere quanto, a causa proprio dei trasporti, sulle casse familiari influirà il doversi recare a lavorare con traghetti e aliscafi.

Come se non bastasse, poi, a causa del grande numero di bagnanti (quasi sempre giornalieri) che affollano le strade con le proprie auto ed i propri mezzi a due ruote, arrivare in ufficio o al negozio diviene una vera e propria impresa, un tour de force sconsigliato ai “deboli di cuore”.

“Ogni mattina, dopo il viaggio via mare, mi tocca prendere l’autobus direzione Monteruscello per raggiungere il mio luogo di lavoro”, ci dice Gianna, quarantasei anni.
“Dall’inizio di giugno, ovvero da quando sono iniziate le belle giornate di sole e quindi la spiaggia è la destinazione più ambita da grandi e piccini, arrivare a lavoro puntuali è un’impresa. Il traffico, anche la mattina presto è angosciante. Stessa situazione che si verifica, inoltre, anche verso il pomeriggio, quando rientro a casa. Una vera e propria odissea, noi altri pendolari non vediamo l’ora che arrivi ottobre.”

Tutto questo difficilmente potrà cambiare, a meno che non si metta la cittadinanza in condizione di poter raggiungere le spiagge comodamente con i mezzi pubblici. Solo così il problema potrà essere accentuato.

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