IL GRANDE CIRCO DELLA POLITICA NON TIRA
Giu 22nd, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale
Vitaminizzata da sponsor e danari, la Fiera dei Sogni illude ed esalta i seguaci dei “politicanti”. Non c’è spettacolo al mondo che richiami tanta gente. Specie i gruppi dei disoccupati organizzati che aspettano il “progetto Vedelago” o altre assunzioni.
Dietro la facciata millanta interessi. La corsa al governo della “cosa pubblica” è, e resta, un grande affare che prende a pretesto tutti coloro che si candidano. Ad ogni tornata amministrativa le loro evoluzioni per sviluppare altri affari: la diffusione del partito, la pubblicizzazione di marchi e marchietti, distintivi, magliette, foulard, bandiere e cappellini oltre a tanti, tantissimi bigliettini e manifesti.
CREDEVO E SPERAVO
Credevo e speravo che Casillo “nascesse di nuovo” e che Carfora, la persona per bene e serio professionista, si comportasse nella maniera adeguata al mandato avuto da amici, pazienti e fedeli elettori, che “le opinioni del tignola” fossero consequenziali nella gestione del personale comunale e della nettezza urbana, che i rapporti con “silvietto” fossero netti e chiari e non condizionati da strategie politiche, invece, tutto e il contrario di tutto. La preparazione di un altro biscotto (simile più o meno a quello del turno di ballottaggio) intriso di nutella, a discapito di chissàchì, “per il bene della Città”.Consiglieri Comunali dimissionari pur di diventare Assessori prima ancora che si insediassero, lo sperpero di danaro pubblico per contrattizzare per “intuiti personae” Dirigenti di Settore e “finzionari pubblici”, lo Stadio San Mauro con i lavori fermi a prima di Natale, lo scandaloso fitto passivo di migliaia di euro al mese per un locale abusivo, non condonato e non condonabile e l’interminabile sfratto di via Ada Negri, il muro della vergogna costruito in via Enrico Caruso, con l’innocente affermazione da parte di molti degli attuali amministratori di una DIA non proprio regolare, “la stampa fuorviante che crea contrasti tra la Chiesa e l’Amministrazione”, il concorso per VV.UU. (è arrivato, al Comune, pochi giorni fa, il ricorso al TAR di una candidata non arrivata nei primi dieci), quello delle guardie giurate pubbliche ed ambientali, l’inquinamento atmosferico, la discarica nella strada provinciale Cantariello, via Po ed i Servizi alla Persona e le politiche sociali sia dell’Ambito che dell’Ufficio di Piano; la disgustosa contrapposizione tra soggetti femminili sviluppatesi all’interno di questa Amministrazione; la guerra mediatica (specie sul social network fb) alla persona soggetto femminile Luisa Marro, poi Assessore ai Servizi diretti alla Persona, all’Assistenza e Sicurezza Sociale, alla Cultura, allo Sport ed al Tempo Libero. Un fatto molto ma molto strano. Ho chiesto per capire ma non ho avuto risposta. Nella stanza, al I piano del Municipio di Casoria, dell’Assessore agli Interventi di Polizia sul Territorio, Tommaso Casillo (ex candidato Sindaco, ex Senatore, ex “Sindaco Ombra”, oggi impegnato in prima linea, unica e vera sorpresa elettorale), c’erano gli Assessori Sergio D’Anna, Gagliardi e Luisa Marro, oltre a Casillo ed il Sindaco; allora ho, innocentemente chiesto: “Perché non vengono attaccati, non certo Sergio D’Anna e Giovanni Gagliardi, ma gli Assessori ai Lavori Pubblici ed Inquinamento e quello all’Assetto del Territorio, invece viene aspramente contestata Luisa Marro?” Non ho avuto risposte! Non si accenna minimamente al PUC, Cimiliarco, Stadio e Scuola San Mauro, via Ada Negri, le buche stradali, le scuole, il Madrinato etc. L’unica nota stonata di questa Città sono i concertini e i libri, la corsa di biciclette e la marcia di Padre Ludovico.
Seppure lodevoli iniziative, la corsa l’ha voluta Casillo, la marcia ed il progetto dell’isola pedagogica clinica sono del Sindaco, la geriatria di Sergio D’Anna. Ah! Già c’è il concertino………. Le scelte emotive dei nomi alle sale della Biblioteca sono in compartecipazione tra le parti e non certo di una sola persona. Ed, a proposito di Biblioteca Comunale, mai mi stancherò di elogiare i veri ed unici fautori della sua apertura: i ragazzi di Azione Giovani e del Circolo Culturale dedicato al grande Magistrato Paolo Borsellino.
Altre domande le ho fatte, nei tanti colloqui avuti, sia al Sindaco che a Tommaso Casillo: “Come mai nonostante che i lavori siano stati fatti dall’Impresa “Costruzioni Ferrara”, il problema “via Ada Negri”, dove cioè dovrà o dovrebbe essere trasferito l’Ufficio Tributi non volge a buon fine? Perché, come ci confida il costruttore, alcuni dirigenti di settore hanno definito “lavoro non indispensabile”? Eppure, l’impegno dell’Assessore al Decentramento dott. Mariano Marino, era ed è quello di far risparmiare all’Ente, l’esborso di un fitto passivo che si aggira sugli 80 mila euro l’anno, per un contratto, che dicevano, essere stato annullato.
Morale e disfattistica risultanza di questo brutto reality sono: lo Stadio San Mauro non lo apriranno mai più! Il cattolico muro di via Caruso non verrà mai abbattuto!
Infine c’è e persiste in tutti noi (anche in quelli più critici) la preoccupazione dell’Arrivo in questa nostra sfortunata, martoriata, struprata, violentata dal cemento e dal danaro, invasa (30mila persone con altro idioma linguistico ndc) Città, per fortuna, benedetta e protetta dai suoi Santi e dai suoi Beati, di altri Commissari Prefettizi, pur straordinari che siano.
I RAGAZZI
Quante volte sono d’accordo con la giovane collega, la giornalista Maria Antonietta Milano, iscritta all’Ordine dei Giornalisti il 7 luglio del 2009, per tutto quanto scritto nel suo articolo “I ragazzi”, pubblicato domenica 17 sul quindicinale Maiden.
“Noi non sappiamo com’era avere vent’anni vent’anni fa, o trenta, o quaranta, quando eravate voi ad essere ragazzi”. La domanda è rivolta anche a me, marchiato dal potere democristiano con l’illegale marchio di fascista solo per avere avuto la fortuna di frequentare colui che è oggi è, finalmente, riconosciuto come la Persona con le più alte capacità culturali di questa Città. “…..a rendersi conto che, visto da qui, il futuro non abbia un granché di prospettiva”. Un’amara considerazione che mi riporta a quando avevo questa età, quella di Maria Antonietta ma anche di Ciro, Daniela, Gianluigi: mai avrei pensato quando ai concorsi non mi facevano passare nemmeno gli scritti per quel marchio che portavo che tanti anni dopo i giovani, quelli di oggi, avrebbero avuto più problemi addirittura da chi, come me, era definito fascista. A quei temi l’appartenenza alla DC, al Psi o a qualunque partito del Pentapartito, consentiva posti in banca o cattedre universitarie.
Ecco, poi, la parte che più mi ha emozionato, vecchio nostalgico: “Voi, i baroni delle poltrone ereditarie, i presidenti e i dirigenti dell’incompetenza, i paladini della legalità con la fedina penale sporca. Siete i latitanti, gli azzeccagarbugli, i deputati poco onorevoli. Siete gli evasori: delle tasse, delle responsabilità, delle verità. Soprattutto della verità: sono vent’anni che aspettiamo la verità delle bombe di vent’anni fa, di quell’estate di fuoco, che alcuni di noi neanche erano nati. Neanche erano nati” . Non eravate nati neanche quando in questo paese si truccavano concorsi, si costruivano, con mania verticale, i grattacieli. Un paese dove una grigia cappa giudiziaria ha consentito tangenti, imbrogli, commissariamenti a iosa e scioglimento per camorra.
“Neanche erano nati – continua Maria Antonietta – e già dovevamo imparare come vanno le cose in questo Paese: il cinismo e la rassegnazione, la capacità di essere sordi, ciechi e muti all’occorrenza che servono per viverci. Siete ancora quelli del “tutto cambi perché niente cambi”. Siete i Gattopardi, voi. E noi chissà se avremo mai riconosciuto il merito, la reputazione all’estero, il diritto di eleggere rappresentanti che ci siamo scelti davvero, una pensione che inizieremo a godere forse quando avremo già un piede dentro la cassa da morto ma una pensione almeno, le verità di cui dicevamo poco fa.
Ci avete fregato: siete sempre gli stessi e vi state mangiando tutto.
Vi state mangiando tutto. Ma una cosa sola no: l’indignazione. E forse questa basterà a fare passo alla “morale del furbetto di turno” e alle “regole che valgono per tutti gli altri tranne me”.
Grazie! Semplicemente grazie! Per quanto hai liberamente espresso.
NANDO TROISE.
GLI AUGURI
24 Giugno Natività di San Giovanni Battista: Gianni Bianco, Giovanni Cerbone (Afragola ’92), Giovanni Concas (Unica Channel), Gianfranco Coppola (TGR), Avv. Giovanni Cresci, Giovanni Daino, Giovanni De Rosa (Preside Torrente), Giovanni Del Prete, Giovanni Di Lista, Giovanni Ferrara (Le Maschere), Giovanni Manfredi, Giovanni Davino (fisioterapista Napoli), Gianfranco Lusuardi, Giovanni Manco, Giancarlo Marocchi, Gianluca Meola, Giovanna Mitilini, Giovanni Parlato, Giovanni Rullo (Itegas), Dr. Giandrea Sarnacchiaro, Giovanni Spina, Giancarlo Vinci,
29 Giugno: Ss. Pietro e Paolo: Paolo Esposito, Pietro Iodice, Pier Paolo Marino, Paola Consoletti e Paolo Molino, Paolo Animato, Paolo Borzillo, Pietro Romano (Sorrento), Paolo Salonis, Paolo Viscovo.
Nando Troise