Siria: incontro Terzi-El Araby - Serve percorso politico credibile, ruolo Russia fondamentale
Giu 14th, 2012 | Di cc | Categoria: EsteriLa Siria è sprofondata nel “precipizio di una guerra civile” e quindi bisogna attuare un “percorso credibile per una soluzione politica”, in cui la Russia abbia un ruolo “fondamentale”. Così il Ministro Giulio Terzi al termine di un incontro alla Farnesina con il Segretario Generale della Lega Araba Nabil El Araby.
Nessuno auspica un intervento militare
La crisi in Siria “rischia di debordare sui paesi vicini, di avere conseguenze molto gravi”, ha spiegato Terzi, sottolineando tuttavia che “allo stato nessuno auspica un intervento militare”. Al momento “ci si pone il problema di come rafforzare la missione degli osservatori dandole maggiore ampiezza operativa, consistenza e capacità di difendersi”, ma questo è “condizionato dalla volontà di Damasco di accettare una vera forza di pace”, ha puntualizzato.
Terzi e El Araby hanno affrontato i seguiti della riunione di Istanbul degli ‘Amici della Siria”. L’obiettivo, ha spiegato il Ministro, è trovare una “presa concreta” del piano Annan che per ora non dà risultati” ma la cui applicazione è “urgente”, perché la popolazione è “continuamente massacrata”. In quest’ottica, è necessario un “richiamo più urgente” della comunità internazionale per la cessazione delle violenze e l’avvio di un processo di transizione”.
Apporto Russia fondamentale
La soluzione della crisi passa anche da un “coinvolgimento costruttivo della Russia”, il cui apporto è “fondamentale” non solo per il ruolo nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, ma anche per la politica di “reale rapporto” con Damasco. L’Italia, ha specificato il Ministro, “continua a lavorare su questo e sembra che ci sia una linea d’azione condivisa con gli altri attori regionali”, ha aggiunto, sottolineando che da Mosca “nelle ultime settimane” arrivano “segnali incoraggianti”.
Proprio la Russia lavora all’organizzazione di una conferenza internazionale per risolvere la crisi, con la partecipazione dell’Iran. Su questo capitolo il dibattito è aperto, ha riferito Terzi. Da una parte, Teheran è un “grande attore regionale” che avrebbe il titolo per essere coinvolto visto il suo “peso specifico”, dall’altro le sue posizioni “nette” su Israele e Libano e il nodo del dossier nucleare provocano “fortissime riserve da diversi attori”. Sull’Iran la Lega Araba non chiude. El Arabya questo proposito ha puntualizzato: “Personalmente credo che ogni paese che gioca un ruolo debba in qualche modo essere coinvolto, non necessariamente in incontri ufficiali”.
Le violenze in Siria vanno avanti da 15 mesi
Il Segretario Generale della Lega Araba ha quindi ammonito che “le violenze in Siria vanno avanti da 15 mesi e sono diventate insopportabili”. La Lega Araba chiede “l’inizio di un processo di riforme credibili e significative” e “ribadisce il sostegno al piano Annan”, ha aggiunto El Araby, ricordando che la comunità internazione sta lavorando all’idea di un gruppo di contatto sulla Siria, anche con Russia e Cina, che si potrebbe riunire a fine mese. L’obiettivo è fare pressioni sul regime di Damasco perché “la continuazione delle opzioni militari da parte del regime non porterà a nulla, ma solo a nuove morti, e nessuno può più sopportarlo”.