INCHIESTA SUL DEPURATORE - MA LA PAURA RESTA

Lug 16th, 2009 | Di cc | Categoria: Ambiente

depuratore_2.jpgLa particolare sezione della Procura di Napoli , ossia il pool ecologico , sta esaminando fatti ed incartamenti relativi al depuratore di Cuma per mettere a fuoco le responsabilità . Al primo posto delle indagini c’è il rapporto che intercorre tra la Regione e la società Hydrogest incaricata della gestione , con attenzione relativamente ai finanziamenti ed alle gare d’appalto . Si tratta di valutazioni di ordine penale che dovrebbero poter portare a qualche incriminazione . Abbiamo volutamente usato il condizionale “dovrebbero” ricordando quanto NON è stato fatto in quindici anni di malsana gestione dei rifiuti . Quando, qualche giorno fa, la speciale commissione parlamentare che indaga sullo scandalo dei rifiuti, ha ascoltato a Napoli i magistrati , c’è stato qualche parlamentare che ha chiesto a Lepore ed ai suoi sostituti i motivi per cui , al di là del processo che vede coinvolto Bassolino e che si avvia stancamente e prevedibilmente alla prescrizione , non siano stati presi provvedimenti nei confronti dei tanti responsabili . Alle obiezioni dei parlamentari la Procura ha contrapposto una miriade di cifre lamentando  la solita carenza di personale e di mezzi , lasciando insoddisfatti i membri della commissione . Ora l’intervento della Procura dovrebbe essere ancora più urgente . Accanto ai soliti  danni all’immagine ed al turismo , ci sono i riflessi di natura occupazionale nei riguardi dei tanti operatori del settore balneare che vedono ridotte le presenze , ci sono i problemi delle tante famiglie che , non potendosi permettere vacanze costose , si rifugiavano sul litorale domizio per un poco di fresco e di relax . Al momento gli unici iscritti nel registro degli indagati sono gli operai che, con una decisione indubbiamente errata ma eclatante , hanno sollevato il caso Cuma sversando per quattro giorni i liquami in mare . (MEF)

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