Berlusconi: gli italiani sono sotto shock. Troppe tasse e un’Europa da rifondare
Giu 1st, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
“È necessario pensare a come cavare il coniglio dal cilindro. Bisogna che tutti noi ci riflettiamo sopra. Forse bisogna ripartire da più indietro, ma non ho nessun dubbio sulla nostra formazione politica”. Lo afferma Silvio Berlusconi, intervenendo all’assemblea dei gruppi del Pdl e specifica che “dobbiamo essere monolitici, non lasciarsi andare a dichiarazioni di dubbio sulla nostra formazione politica in un momento così delicato. O si sta insieme o perdiamo”.
Crisi. “Mai vista una situazione di questo tipo, la gente è sfiduciata, è sotto choc per come viene descritto il futuro: in modo oscuro. Non credo che la sinistra abbia la vittoria in tasca e i moderati non devono consegnare a loro il Paese”.
Futuro. “Se si continua così sarà difficile, ho idee pazze per la testa che per ora non voglio dirvi… Noi siamo monolitici, e come dice il nostro segretario Alfano o si sta uniti, in squadra o ciascuno di noi si perderà in proprio”.
Pdl. “Sono a disposizione del partito non come candidato premier o presidente della Repubblica né come centravanti né come contrattacco, ma come allenatore”.
Riforme. “Bisogna avere la consapevolezza che il Paese così è ingovernabile e lo dimostrano i 56 governi che ci hanno preceduto, durati in media 11 mesi. Il governo non può revocare un ministro e il premier non ha potere di nomina, è tutto delegato al Presidente della Repubblica o ai presidenti delle due Camere o all’Aula. Occorre la riforma dell’architettura dello Stato”. E ricorda che “il Capo dello Stato non consentì il decreto nel momento in cui dovevamo intervenire subito quando l’Europa ce lo aveva chiesto”.
Economia. “Dobbiamo andare in Europa a dire con forza che la Bce deve iniziare a stampare moneta. Così cambia l’economia. In caso contrario dovremmo dire ‘ciao ciao Europa’ o dire alla Germania o alla Francia di uscire loro dalla crisi se non sono d’accordo”.
Gran Bretagna. A proposito della richiesta da avanzare alla Bce di “stampare moneta” e in caso contrario valutare la possibilità di uscire dalla zona euro, dice: “è un Paese solido e non e’ mai entrato nell’euro e se noi dovessimo uscire dall’euro non mi sembra sia la fine del mondo”.