Nuoto: I buoni ed i cattivi degli Europei di Nuoto
Giu 1st, 2012 | Di cc | Categoria: SportTerminata la competizione continentale, gli azzurri portano a casa un risultato più che positivo; in questa edizione l’Italia ha nettamente battuto i temibili padroni di casa dell’Ungheria e il forte squadrone tedesco. Il torneo per i nostri colori sarà ricordato soprattutto per l’alto numero di atleti andati a medaglia, risultato questo, che sottolinea quanto la squadra azzurra adesso è davvero un team e non solo motivo di soddisfazione per pochi elementi. Tra le tantissime note positive però vi è comunque da registrare qualche nota stonata; complice la stanchezza ed i pensieri olimpionici di Londra. La punta di diamante dello squadrone azzurro rappresentata da Federica Pellegrini
Dopo la mancata qualificazione per la finale nei 400 metri stile libero, Federica Pellegrini, parsa molto stanca e provata, ha voluto sottoporsi a degli esami che, per fortuna, non hanno evidenziato alcun problema fisico; i controlli, dal risultato rassicurante, daranno sicuramente una carica all’atleta per Londra. E’ molto probabile che la delusione subita sui 400 sia dovuta semplicemente alla stanchezza, percepita dai carichi di lavoro effettuati nelle ultime settimane..
Già nei 200 si era parlato di un tempo non esaltante anche se era arrivata comunque una medaglia d’oro. Prestazione poi dimenticata grazie alla epica staffetta 4×200 femminile. Impresa che rimarrà, più di qualsiasi altra, nell’album di ricordi di questo europeo. Tre strepitose esordienti e un fenomeno hanno messo l’Europa ai loro piedi. Se si pensa che, con i suoi 23 anni, la Pellegrini è la più vecchia del gruppo, e non di poco, tutto lascia presagire un futuro lungo e radioso per questo quartetto. Il nuoto in rosa non è solo a squadre e questo europeo ha dimostrato che gli azzurri sono forti anche nel dorso. Arianna Barbieri chiamata a giocarsi il tutto per tutto alla sua prima partecipazione ad un campionato europeo è riuscita a mostrare di che pasta è fatta centrando tre medaglie d’argento e un pass olimpico. Concreta, combattiva e coraggiosa tanto da mettersi fin dalle prime bracciate nella prima posizione della finale dei 100.
Tante comunque le soddisfazioni con una nota stonata: Alessia Filippi. La Romana fatica a trovare ritmo e condizione. Bene fino alla semifinale dei 200 dorso, poi il buio. I ritorni non sono mai facili e soprattutto richiedono tempo. Dalle donne passiamo agli uomini quindi dalla Pellegrini al suo compagno Filippo Magnini. Il ragazzo d’oro si è ripreso il suo palcoscenico anzi la sua vasca ed è tornato alla grande. Trascinatore delle staffette, regala l’argento alla 4×200 con una prova tattica che mostra tutta la sua raggiunta consapevolezza e dà un contributo prezioso all’oro nella 4×100 mista. Da un nuotatore ritrovato ad un’atleta appena nato; Gregorio Paltrinieri diciassette anni e una condotta di gara da atleta già navigato è divenuto oro nei 1500 nuotando il terzo miglior crono stagionale al mondo, argento negli 800 solo due giorni dopo passando in breve tempo da atleta sorpresa ad atleta da battere. L’azzurro baby è la vera rivelazione di questo europeo. Ottima in fine anche la prova di Fabio Scozzoli, nonostante una forma fisica non è ancora al massimo nella staffetta mista, è determinante ed è riuscito a fare la differenza. I due ori e l’argento per lui non sono un risultato da poco. Comunque sia andata bravi ragazzi ci si rivede a Londra.
Carlo Conte