Nessuna violenza su minori, assolti i cinque imputati della scuola materna Rignano
Mag 31st, 2012 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani
Una riflessione sulla sentenza che in questi giorni ha destato un po’ di stupore tra l’opinione pubblica. Nel 2005 erano stati accusati di violenza su minori , a distanza di sei anni l’assoluzione. Un calvario interminabile che ha tenuto sospesa ad di un filo la vita di cinque indagati accusati di aver commesso atti crudeli nei confronti di bambini piccolissimi di 3 e 4 anni.
Violenze di gruppo, lesioni e corruzione di minori. Queste sono solo alcune delle accuse che hanno trascinato tre maestre una bidella ed un autore tv più volte in tribunale tra la rabbia dei genitori che da anni aspettano giustizia.
Le tre maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio hanno aspettato ansiose fuori dall’aula l’esito del processo in compagnia degli altri due accusati la bidella Cristina Lunerti e l’operatore TV Gianfranco Scarcarello.
Dichiarati innocenti per insufficienza di fatti. La formula pronunciata dal collegio presieduto da Mario Frigenti ha escluso ogni coinvolgimento degli accusati.
Queste le parole dei giudici del tribunale di Tivoli che, a porte chiuse, hanno assolto i 5 coinvolti nella vicenda tra lo sdegno dei genitori delle piccole vittime indignati per l’esito del processo. Ben altra reazione quella delle tre maestre sotto accusa da anni e finalmente libere di ritornare alle loro normali vite. Per gli imputati era stata precedentemente richiesta una condanna a 12 anni di carcere.
Nessun abuso sessuale sui venti bambini della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Le poche prove raccolte non sono bastate ma il capitolo resta ancora aperto. A scagionare gli accusati le tracce trovate dal RIS nel 2007 su diversi peluches presenti nell’auto di un’insegnante. Dalle indagini è emerso che le tracce biologiche sui giocattoli ed i capelli trovati nella vettura non appartenevano alle venti vittime di abuso.
Tra urla di gioia e abbracci fuori dalle porte non passano inosservati fischi e commenti delle parti lese che hanno espresso con forza la volontà di proseguire la battaglia. Tra le reazioni di rabbia e stupore si sono distinti i silenzi di chi ha preferito non pronunciare parola allontanando le telecamere in attesa di interviste e commenti.
Maria Grazia Mirisciotti
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