“La maggioranza degli italianiè di centrodestra, non di centrosinistra”

Mag 30th, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Il Sole 24 Ore (Silvia Pieraccini) - Alfano vede nella spendingreview il sistema per trovare «immediatamente» delle risorse, ma guarda soprattutto all’Europa come motore in grado di ridare fiato alle imprese, a partire dalla direttiva comunitaria che fissa le scadenze dei pagamenti anche per le pubbliche amministrazioni, che attende di essere recepita dall’Italia.

«L’Europa non è solo vincoli, a volte è anche opportunità - ha spiegato il leader Pdl - e se il Governo recepisse rapidamente la direttiva europea sui pagamenti entro 30 giorni darebbe un bell’impulso alla crescita, anche perché in una situazione caratterizzata da morsa fiscale, stretta sul credito e crisi economica se lo Stato non paga le imprese, si rischia il collasso». La seconda operazione invocata da Alfano per tamponare l’alto costo energetico che le imprese italiane si trovano costrette a pagare, minando la propria competitività, è la «costruzione di un’area energetica comune per creare un costo-standard dell’energia a livello europeo». Infine, sempre dall’Europa, secondo il segretario Pdl dovrebbe arrivare la decisione di stampare moneta: «L’America si è accollata il rischio di creare un po’ d’inflazione per superare la crisi, anche l’Europa dovrebbe fare lo stesso e stampare euro, non solo vincoli»…

 

Italia Oggi (Marco Castoro) - Un attento osservatore della politica italiana come Claudio Velardi continua a ribadire di non sottovalutare il fenomeno dei grillini… Pier Luigi Bersani e la coalizione di Vasto non hanno nessuna credibilità. Lui lo sa ma non può fare altrimenti. Vasto è aggredita dal grillismo, perché i trequarti dei voti Grillo li prende a sinistra. A destra invece c’è una prateria. E poi non va dimenticato che la maggioranza degli italiani è tendenzialmente di centro-destra e non di sinistra…

 

Il Foglio - La paura fa novanta, ma alle volte può fare molto di più. Lo dimostrano in modo più che palese le uscite di questi ultimi giorni di Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. I due esponenti del centrosinistra vedono Grillo come la morte in faccia. Nelle ultime elezioni li ha svuotati.

E i sondaggi predicono un futuro nero. Con Sel che oscilla intorno al 3 per cento e Italia dei valori attorno al 4. Per questa ragione il presidente della regione Puglia e l’ex magistrato di Mani pulite si sono affrettati a porre il loro ultimatum a Pier Luigi Bersani. Vogliono che nel centrosinistra qualcosa si muova e, soprattutto, puntano a cementare l’alleanza di Vasto in modo che, qualsiasi sia la legge elettorale, possono star sicuri di sopravvivere all’ombra del Partito democratico…

 

Il Secolo (Valeria Gelsi) - «Il tempo non c’è», vanno ripetendo da giorni i vertici del Pd. «Quindi, è solo un bluff per affossare le riforme», aggiungono. E con questo argomento puntano a liquidare la proposta per il semi-presidenzialismo lanciata da Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. Ma è un argomento che risulta debole anche all’interno dello stesso Pd. «Il tempo non è un problema insormontabile: la materia è stata lungamente studiata e istruita», spiegava ieri su La Stampa Salvatore Vassallo. Costituzionalista e deputato, Vassallo ha ricordato molti nomi del suo partito favorevoli al modello francese, da D’Alema a Franceschini, da Veltroni a Letta fino a Parisi, e ha sottolineato che «per sottrarsi al confronto bisognerebbe avere argomenti più forti che il pur comprensibile fastidio di doverne discutere con Berlusconi o chi per lui»…

 

Il Giornale (Vittorio Feltri) - Si dice che a luglio questo governo cadrà. A sgambettarlo sarà la sinistra perché si illude di vincere le elezioni politiche anticipate a ottobre, grazie al mantenimento in vigore del Porcellum. Forse si tratta soltanto di gossip politico. Se però questa chiacchiera fosse fondata, assisteremmo all’ennesima replica della stessa brutta commedia… La foto di Vasto annuncia un fallimento; e stupisce che il segretario del Pd non se ne renda conto. Affari suoi. Ma anche nostri. Perché la sinistra, stante la propria incapacità di inventarsi strategie e tattiche buone per durare e rendersi credibile, anche nella presente circostanza non è all’altezza di offrire una valida alternativa al centrodestra, peraltro in difficoltà per le note ragioni: Pdl ridimensionato, Lega allo sbaraglio, Udc come al solito indecisa a tutto. Quindi? Puntare su elezioni anticipate significa soltanto peggiorare le cose…

 

Libero (Luca Romano) - Il consiglio regionale dell’ordine dei giornalisti del Lazio ha archiviato l’esposto che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aveva presentato il 27 ottobre 2011 nei confronti dell’allora direttore del Tgl, Augusto Minzolini. Fini era irritato per un servizio economico andato in onda nell’edizione serale del Tgl del 13 ottobre precedente a proposito della decisione della presidenza della Camera di non ammettere al voto prima di sei mesi un nuovo testo della legge del bilancio dello Stato dopo che per un incidente parlamentare era stato bocciato l’articolo 1. L’irritazione nasceva per un commento critico nei suoi confronti del vicedirettore di Libero, Franco Bechis, intervistato al termine del servizio. Per quella intervista il presidente della Camera aveva chiesto prima le dimissioni di Minzolini, poi aveva annunciato azioni legali e aveva cercato di promuovere una azione disciplinare davanti all’ordine dei giornalisti del Lazio. L’azione non solo è stata respinta il marzo 2012, ma è stata accompagnata da parole molto dure con cui si stigmatizzava il tentativo di censura operato dalla terza autorità dello Stato…

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