Sarà la voce delle istituzioni,il simbolo di una lotta mai finita ,il ricordo di chi non ha cancellato una battaglia per la vita . L’albero della legalità, in occasione del ventennale della strage di Capaci torna a fiorire con le parole ed i pensieri di chi ancora crede nel potere della giustizia. Lo scorso 23 maggio studenti ed istituzioni sono  scesi in piazza per ricordare il magistrato Giovanni Falcone scomparso tragicamente  nel 1992 insieme alla moglie Francesca Morvillo ed ai due uomini della scorta. Un tragico evento che ha sconvolto la storia italiana lasciando un segno indelebile nella battaglia contro la mafia.

L’iniziativa,promossa dall’associazione Libera ha visto partecipare attivamente associazioni e studenti sotto la guida del sindaco di Napoli De Magiastris affiancato dal presidente del Consiglio comunale Raimondo Pasquino e dai referenti di Libera per la Campania Geppino Fiorenza e don Tonino Palmese.

Piazza Municipio ,ove nel 1994 è stato piantato l’ormai celebre l’albero Falcone noto anche come “albero  della legalità”, ha ospitato i giovani studenti per non dimenticare con parole cariche di emozione  chi ha lavorato con coraggio per sconfiggere un dei peggiori mali dell’umanità : LA MAFIA.

Il sindaco ha ricordato con parole cariche di commozione il tragico evento e le sensazioni provate nelle ore precedenti all’incidente quando,ancora giovanissimo, si stava  intraprendendo una strada parallela al magistrato Falcone.  Tra gli applausi generali un pensiero rivolto ai più giovani. Una categoria che con grinta sta affrontando le difficoltà della vita come “sentinelle della democrazia”.

 “Le loro idee, la loro passione, il loro coraggio saranno linfa per il nostro cuore e le nostre gambe”.  Questo il messaggio lasciato dal sindaco De Magistris che, come tanti studenti ,non ha rinunciato ad esprimere il proprio pensiero. Parole per non dimenticare gli sforzi del passato affrontando fiduciosi il futuro sulla scia della legalità.

                                                                                                                        Maria Grazia Mirisciotti