SEQUESTRATA SCUOLA PER L’INFAZIA ABUSIVA IN UN PALAZZO A PIAZZA DANTE

Mag 27th, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

L’appartamento,situato a Napoli in una palazzina di piazza Dante ospitava segretamente una scuola per stranieri. Bambini dello Sri Lanka con un’età compresa tra i 3 ed i 12 anni  seguivano da mesi le lezioni  del falso istituto scolastico mai sottoposto a controlli.

A denunciare l’accaduto i vicini insospettiti da quotidiani spostamenti di adulti con figli al seguito. Un movimento che si ripeteva con regolarità almeno due volte al giorno e con il tempo aveva creato non pochi sospetti. Un tranquillo luogo di sosta  e studio che consentiva a tanti genitori stranieri di lavorare serenamente affidando, per buona parte della giornata, i loro bambini ad insegnanti straniere.  

Ogni mattina verso le otto la quiete del palazzo era “ disturbata” da un frenetico passaggio di bambini che a distanza di poche ore venivano prelevati da amici e parenti tutti dello Sri Lanka. Dalle indagini è emerso che all’interno dei locali tutte le mattine si svolgevano regolarmente lezioni come da calendario scolastico. Le classi, divise per gruppi di “ apprendimento” e non per età, prevedevano un numero non definito di bambini nell’assoluta violazione di ogni norma igienica. In seguito al sopralluogo la polizia municipale ha sottoposto i  dodici locali a sequestro per assenza delle necessarie autorizzazioni della ASL. Non erano previste uscite di emergenza. Tutto avveniva  nella totale assenza di norme di sicurezza, agibilità e prevenzione incendi. Tra i locali dello stabile vi erano anche una piccola cucina e servizi igienici non a norma.

Piccoli banchetti, sedie e cattedre. L’arredo era apparentemente molto vicino ad una comune scuola elementare. I magistrati hanno previsto l’immediato allontanamento dei 116 bambini della struttura dichiarata inutilizzabile per scopi scolastici. A pagare le conseguenze, oltre ai diretti responsabili, i genitori dei 116 bambini accusati di evasione scolastica. I genitori dei minori, dopo l’identificazione, sono stati immediatamente denunciati.  E’ prevista infatti dalla legge italiana la possibilità nonché l’obbligo per tutte le famiglie in possesso del permesso di soggiorno di iscrivere i minori in una comune scuola pubblica.

                                                                                                 Maria Grazia Mirisciotti

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