“I professori non tirino troppo la corda”

Mag 3rd, 2012 | Di cc | Categoria: Sindacato

“Il governo è stato battuto al Senato perché ha gestito male una vicenda complessa. È emersa l’approssimazione dei professori”, ma “è venuta allo scoperto anche l’arroganza dei tecnici”. Lo dice, a Libero, Maurizio Gasparri.

“C’è insofferenza verso questo esecutivo”, aggiunge il capogruppo dei Pdl al Senato, e le critiche di Monti alla proposta di Alfano sulla compensazione è stato “un atteggiamento sbagliato, sgradevole, inaccettabile. È risibile che un governo tecnico si auto-commissari nominando altri tecnici”.

 

Anna Maria Bernini – “Monti non insegua le polemiche ma vari le riforme e i provvedimenti per la crescita. La formula del Governo tecnico che chiama a collaborare dei tecnici per attuare la revisione delle spesa pubblica e che poi invita i cittadini a segnalare e denunciare forme di spreco può suscitare ironia se non la si ricollega ad un metodo, quello dell’open network, molto usato in Europa per coinvolgere e avvicinare i cittadini alle istituzioni. È impensabile leggerla come un commissariamento della politica stessa perché‚ questo governo, lo ricordiamo, cammina sulle gambe dei partiti che lo sorreggono”.

 

Maurizio Bianconi – “Dopo quella sull’Imu, adesso il professor Monti ci viene a raccontare un’altra bugia, sostenendo di non aver mai attaccato il segretario del Pdl Angelino Alfano. Professor Monti badi bene: gli uomini e le donne del Pdl sono meno stupidi di quanto lei possa pensare…”.

 

Sandro Bondi – “Il voto di ieri è stato un libero giudizio del Parlamento sulla base dei un provvedimento che la maggioranza del Parlamento non ha condiviso. È stato un giudizio giusto. Le dichiarazioni di Monti, che fortunatamente sono state smentite, sono parse fin da subito aspre e polemiche verso il Pdl. Anche ieri Monti ha espresso dei giudizi su Berlusconi e Forza Italia che certamente appaiono polemici e credo ci sia un contrasto stridente con il sostegno leale del Pdl verso il governo. Speriamo che quanto accaduto in questi giorni non si ripeta. Noi garantiamo lealtà e sostegno al governo, ma abbiamo il dovere di proporre le nostre idee in maniera costruttiva come abbiamo fatto con l’Imu e i crediti delle imprese. Noi abbiamo fatto una scelta dolorosa quando abbiamo deciso di sostenere il governo Monti, ma il nostro interesse è solo quello di fare l’interesse del Paese. Qualora Monti non dovesse più fare l’interesse del Paese, verrà meno anche il nostro appoggio. Tutto dipende da cosa decide di fare il governo. Escludo una possibile crisi perché c’è una scelta leale e convinta di sostegno, ma ripeto che questa è vincolata alle scelte del governo”.

 

Margherita Boniver – “Stupiscono le critiche ad Alfano che fa delle proposte assolutamente condivisibili basate sui concetti di equità, perequazione e solidarietà, che sono l’asse portante della nostra azione politica. Concessi che ognuno può vedere sono attenti e complesse manovre di reperimento di risorse in atto da parte del Governo che chiede aiuto ai propri commissari. Niente lezioni, allora, ma azioni per una vigorosa spinta su crescita e occupazione”.

 

Fabrizio Cicchitto – “Reagendo da leader a significative provocazioni e a piccole manovre, Alfano ha dato innanzitutto una lezione di stile, e nel contempo ha tenuta ferma la linea politica del Pdl che è oggi quella di battersi su essenziali problemi fiscali ed economico-sociali. Da un lato è indispensabile tutelare le imprese di fronte ad uno Stato assai lento come debitore e assai veloce come esattore, dall’altro i proprietari di case che si trovano già oggi di fronte a più di una imposizione patrimoniale. In questo quadro il ruolo del Pdl è quello di lavorare per tutelare un vasto blocco sociale di piccole imprese, di lavoratori autonomi e di lavoratori dipendenti e per la sicurezza”.

 

Guido Crosetto – “Monti dice che non voleva polemizzare con Alfano ed il Pdl. Bene. Strano però che abbiano equivocato le sue parole tutti i giornalisti ed i giornali italiani. Capisco i politici faziosi, ma i giornalisti sono molto ben disposti nei suoi confronti. Ancor più strano vista la qualità e la presenza soffocante su ogni virgola del suoi uffici stampa”.

 

Mariastella Gelmini – “L’abolizione del’Ici sulla prima casa conserva inalterato il suo significato ed è stata per noi un impegno elettorale onorato in una fase ben diversa dell’economia internazionale. Rispettiamo Monti, ma su questa sua affermazione ci sia consentito di dissentire”.

 

Maurizio Lupi – “Ho apprezzato molto le dichiarazioni del presidente del consiglio. Monti ha chiarito gli equivoci che si erano generati dalla conferenza stampa dell’altro giorno. Sono convinto che anche nel merito delle nostre proposte saprà valutarle ed apprezzarle con la sua capacità di sintesi e di responsabilità”.

 

Altero Matteoli – “Angelino Alfano esprime ancora una volta responsabilità e senso dello Stato, spero possa bastare. Nessuno può chiedere di arrenderci”.

 

Osvaldo Napoli – “Prendiamo atto della precisazione del premier nei confronti del segretario Alfano e ancor più della sua proposta. Bene: adesso si torni tutti ai remi per riprendere la navigazione”.

 

Gaetano Quagliariello – “Prendiamo atto dell’aggiustamento di rotta del presidente Monti. Resta il fatto che nel PdL, che non ha da prendere lezioni di responsabilità, nessuno e tantomeno il segretario Angelino Alfano aveva proposto automatismi fai-da-te nella compensazione tra crediti e tasse, ma una iniziativa legislativa da discutere in Parlamento.”

 

Manuela Repetti - “È grave e inspiegabile l’attacco implicito di Monti ad Alfano, paragonando chi incita all’evasione fiscale con chi propone legittimamente soluzioni diverse, e a mio avviso molto intelligenti, di compensazione fra crediti e debiti.”.

 

Andrea Ronchi – “Le parole del presidente Monti mi hanno e ci hanno preoccupati. Che senso ha attaccare il precedente Governo e l’attuale centrodestra sull’Ici? Il presidente Monti guida un governo tecnico e deve conquistarsi la maggioranza giorno dopo giorno. Non si va lontano se si attacca chi, con lealtà, come il segretario del Pdl Angelino Alfano, lo sostiene con onestà intellettuale”.

 

Gianfranco Rotondi – “Alfano dà la linea a un PdL pronto a pagare ogni prezzo per il bene dell’Italia, ma pronto anche a fine legislatura a riprendere la guida del governo con un uomo e una squadra nuova”.

 

Jole Santelli – “Bersani dice attenzione io non voglio il voto sono altri che mettono le micce. C’è serio pericolo che a Bersani cresca il naso di Pinocchio sembra quel tale che ‘getta il sasso e nasconde la mano’. Giochino ormai vecchio”.

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