La conclusione del G8 ha mostrato , se ancora ce ne fosse stato bisogno , la capacità del governo italiano e del suo leader di affrontare le emergenze . Unanimemente è stata riconosciuta da tutti i capi di stato l’efficienza organizzativa , la perfezione delle misure di sicurezza , la prontezza di affrontare in tre mesi il trasferimento da un luogo , La Maddalena , dove si lavorava da un anno , ad un altro , distrutto dal terremoto . Significativi sono stati i successi anche e soprattutto nel campo degli accordi internazionali . Se i responsabili delle più importanti nazioni sapranno rispettare quanto deciso a L’Aquila , si potranno avere progressi per il clima come per l’economia . Se i primi passi verso la limitazione delle emissioni di CO2 verranno confermati a Copenaghen , a dicembre , con l’accordo anche di Cina e Giappone, si potranno dire almeno parzialmente fugati i pericoli per un tracollo climatico nel mondo . Similmente gli accordi nel campo dell’economia , con il corollario dell’inasprimento della lotta ai paradisi fiscali , potranno far finire la crisi che sta attanagliando il mondo e che sembra ormai aver esaurito il suo impatto negativo .In campo nazionale il successo personale di Berlusconi ha messo in sordina le polemiche , proprio come aveva auspicato il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano . Come al solito la voce fuori dal coro è quella del padrone di Italia dei valori , Antonio Di Pietro , che ha acquistato una pagina dell’ Herald Tribune per accusare l’Italia di una deriva totalitaria e per invitare – udite, udite – le altre nazioni ad impegnarsi per salvare la democrazia in pericolo. Al tribuno di Montenero ha risposto dalle pagine del Corriere della Sera Piero Ostellino che al laureato in legge ed ex magistrato ha ricordato le norme  che caratterizzano la vita italiana e i numerosi controlli cui sono sottoposte le leggi approvate dal Parlamento , giungendo al punto di concludere con amare considerazioni sulla cultura giuridica e sullo spirito democratico di D Pietro . Tra i membri della maggioranza in evidenza la dichiarazione di Maurizio Gasparri che ha colto l’occasione della “brillantissima pagina diplomatica” per punzecchiare il magnate Rupert Murdoch condannato a pagare un miliardo per le investigazioni dei suoi giornalisti . (Michele Elio Fusco )