Quattro grandi chef nominati “Senatori a vita” della Federazione Italiana Cuochi. L’Assemblea dei Delegati, svoltasi a Roma, ha salutato con un grande e sentito applauso l’investitura, voluta dal Presidente Paolo Caldana, per i quattro neo Senatori. Un titolo che viene assegnato solo a coloro che hanno dato grande lustro, con la loro passione, alla professione di cuoco, esercitandola ad altissimi livelli non solo italiani ma internazionali. I quattro chef che hanno ricevuto le insegne, davanti ad una nutrita schiera di colleghi festanti, sono: Pasquale Acanfora (Bari- Puglia); Bruno Cicalini (Merano Bolzano – Trentino AA); Egidio Rossi (Milano- Lombardia) e la fondatrice delle Lady Chef, Bertilla Prevedel (Udine - Friuli V.G.). La loro nomina è stata sancita dal Presidente Caldana, a cui lo Statuto dell’ente più rappresentativo dei cuochi italiani ha concesso la facoltà di nominare nell’arco di un mandato quadriennale cinque senatori a vita, con la motivazione di aver “ onorato sempre ed ovunque la millenaria tradizione della cucina italiana”. I nuovi insigniti si vanno ad aggiungere ai quattro senatori a vita che la Federazione Italiana Cuochi ha nominato negli scorsi anni: Ennio Caprio Nono (Caserta - Campania), Cascino Salvatore (Palermo –Sicilia); Antonino Morvillo (Sorrento - Campania) e Filippo Di Cristo (Torre del Greco - Campania). I lavori assembleari svoltisi presso l’Hotel Sheraton hanno sancito anche la scelta di tenere il prossimo congresso nazionale, nell’autunno 2013, in Basilicata. La regione è stata scelta dopo un attento esame delle altre location italiane che si erano candidate per ospitare l’evento. Sarà, hanno annunciato gli organizzatori, un congresso di formazione ed aggiornamento professionale ma anche di svago e relax per tutti i cuochi che vi prenderanno parte. Ma i rappresentanti dei 120 sodalizi italiani, nonché i rappresentanti delle delegazioni FIC sparse in tutto il mondo, hanno definito anche la sede per il prossimo evento collegato alla consegna del “Collegium Cocorum”. Visto il notevole successo, di gradimento e pubblico, riscontrato lo scorso anno, la consegna dei collari rossi che sanciscono i 25 anni effettivi di lavoro, svolti “ con dignità, passione, capacità e prestigio”, si terrà nuovamente a Roma presso il Capidoglio. L’evento si svolgerà nel marzo 2013 e vedrà presenti nella capitale d’Italia non meno di 200 chef provenienti da tutto lo Stivale e non solo. Al termine dei due giorni di lavoro il Presidente dei cuochi italiani, Paolo Caldana, ha tracciato un bilancio positivo per l’Ente. “Dopo aver definito le linee giuda per i prossimi mesi di lavoro, che non saranno certo semplici data la congiuntura economica sfavorevole, abbiamo voluto omaggiare nel giusto modo quattro chef di grande spessore che hanno lavorato, per decenni e decenni, portando in alto il nome della cucina italiana e, nel contempo, della stessa Federazione Italiana Cuochi. La nomina a Senatori a vita non significa, comunque, che la loro carriera è giunta al termine ma che i meriti fin qui raggiunti sono tali e tanti che vanno sottolineati e tenuti in considerazione nel modo migliore da tutto il mondo della ristorazione. Per la Federazione Italiana Cuochi si aprono mesi di duro lavoro visto che, sono diversi gli appuntamenti che ci aspettano. In questi giorni siamo in partenza per la Korea. Qui i nostri chef, con la NIC – Nazionale Italiana Cuochi, parteciperanno alla finale mondiale del “Global chefs challenge” & “Hans Bueschkens Junior Chefs Challenge”, che si svolgerà a Daejeon, dal 1 al 5 maggio. La NIC, ricordo, rappresenterà tutti gli stati del sud del vecchio continente avendo conquistato il titolo alla selezione ufficiale WACS per il “Global Chef” tenutasi a Ljublijana (SLO) nel gennaio scorso. Saranno il senior team Angelo Giovanni Di Lena di Forlì – Cesena, il suo assistente junior chef Giovanni Lorusso di Bari e la junior team Francesca Narcisi di Cosenza a rappresentarci. Con loro sarà presente il general manager della nostra Nazionale, Fabio Tacchella, che li ha seguiti in questi mesi di duro allenamento”.