Fino al 4 maggio alla Fondazione Giambattista Vico
Apr 28th, 2012 | Di cc | Categoria: Spettacoli e CulturaIl mangiar sano in mostra: come vivere bene e a lungo
Esperti della Dieta mediterranea a confronto
Vivere bene e a lungo si può, basta seguire i consigli, semplici ed efficaci, ispirati alla genuina Dieta Mediterranea. E’ quanto raccomandano gli esperti in materia che si sono incontrati in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica “Il racconto della Dieta mediterranea”, allestita fino al 4 maggio nella sede napoletana della Fondazione Giambattista Vico (complesso monumentale di San Gennaro all’Olmo e San Biagio Maggiore, via San Gregorio Armeno 35), alla quale è seguita una interessante tavola rotonda. Entrambe le iniziative rientrano negli eventi degli “Itinerari Unesco: da Napoli al Cilento”, progetto co-finanziato con fondi europei e dalla Fondazione Giambattista Vico, e promosso dai Comuni di Ogliastro Cilento, Torchiara, e Perdifumo, Lustra, Laureana, Casalvelino .
La mostra punta a raggiungere un ambizioso obiettivo, particolarmente rilevante dal punto di vista sociale: approfondire le buone pratiche alimentari e diffondere la conoscenza delle genuine tipicità, fornendo ai visitatori degli strumenti fondamentali per tutelare la propria salute ed allo stesso tempo mangiar con gusto e poca spesa, tutti ispirati al regime di vita dei longevi cilentani, tra cui vi sono, come è noto, tanti ultracentenari.
Alla tavola rotonda hanno partecipato: Vincenzo Pepe, presidente della Fondazione Giambattista Vico e leader del movimento ecologista europeo FareAmbiente; l’assessore all’Ambiente del Comune di Ogliastro Cilento, Luigi Tamasco; l’on. Paolo Russo, presidente della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati; lo chef Alfonso Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi; Giuseppe Letizia, enogastronomo e giornalista, quale moderatore.
Tra la qualificata platea, esperti enogastronomi, imprenditori del settore, politici, medici, cultori del buon vivere, giornalisti.
“La produzione tipica dei territori della Dieta, sana e genuina, acquista un valore aggiunto in termini di vantaggi per la salute e merita quindi particolare attenzione e tutela” - ha affermato il presidente Pepe nel suo discorso introduttivo sulla valenza culturale in campo mondiale della Dieta mediterranea e le implicazioni nell’ambito delle politiche agricole.
“Diffondere le buone pratiche nel campo alimentare è una tappa fondamentale nel percorso di valorizzazione della produzione agricola di qualità certificata” - ha precisato l’on. Russo che si è soffermato sulle biodiversità in Agricoltura.
“Occorre trasmettere le buone abitudini alimentari a partire dalla scuola elementare attraverso canali adatti, quali appunto le mostre” - ha spiegato l’ass. Tamasco, precisando la valenza didattica del progetto.
Lo chef Iaccarino, nel suo atteso intervento, ha parlato sulla qualità delle pietanze caratteristiche della cucina mediterranea della quale è un pioniere ed ha ricordato come “olio d’oliva extravergine, legumi, verdure, ortaggi, cereali, pesce, sapientemente abbinati tra di loro nei piatti tipici cilentani, costituiscano una grande ricchezza, un vero tesoro per il palato e per la salute”, auspicando una maggiore collaborazione tra gli addetti ai lavori delle varie province campane, a salvaguardia della cucina tradizionale regionale e dei suoi prodotti alimentari, ed una formazione degli addetti ai lavori sempre più completa che qualifichi e gratifichi adeguatamente tutta la categoria,anche dal punto di vista culturale e non solo tecnico.
L’attualità degli argomenti trattati ha dato spunto ad una serie di osservazioni da parte del pubblico, particolarmente partecipativo. La prof. Sabina Martusciello della II Università di Napoli, ha stigmatizzato l’importanza di tali iniziative e di studi in materia che coinvolgano il mondo accademico a favore della professionalizzazione della categoria. Il dott. Umberto Braschi, del II Policlinico, coordinatore per Napoli e Provincia di FareAmbiente, ha affrontato il delicato tema del recupero della salubrità del territorio partenopeo “indispensabile per la salute dei cittadini, alla luce delle colture tipiche che vi sono in tale area e dei pericoli dell’inquinamento”. Il dott. Antonio Vitale degli Incurabili, presidente dell’associazione Napoli Centro Storico, si è soffermato sulla funzione preventiva che la Dieta mediterranea opera rispetto alle patologie più diffuse, quali le malattie cardiovascolari nell’uomo e le fratture osteoporosiche nella donna, sottolineando che “i grassi insaturi,il calcio e la vitamina D, contenuti negli alimenti base della Dieta mediterranea costituiscono un valido strumento per contrastare questi problemi gravemente invalidanti”. Allacciandosi al discorso dello chef Iaccarino, gli enogastronomi Attilio e Massimo Orlandi hanno auspicato “una sempre più fattiva collaborazione tra gli operatori campani e la promozione di eventi culturali di settore altamente formativi, a tutela della professionalità della categoria e di una immagine più completa del nuovo cuoco campano e mediterraneo”. il moderatore Letizia, prendendo spunto dalle varie osservazioni e dai suggerimenti degli intervenuti nel chiudere la manifestazione ha sollecitato “l’istituzione di corsi professionali legati alla formazione ed alla qualificata operatività degli apprendisti del settore enogastronomico che coinvolgano pienamente ed appassionino le nuove leve e garantiscano un inserimento sicuro nel mondo del lavoro, nel rispetto delle nostre tradizioni”.
Dopo il 4 maggio, la mostra itinerante girerà per le scuole dei vari Comuni aderenti al progetto. Ad essa è abbinato il concorso “Racconta la Dieta mediterranea” che consentirà agli alunni di questi istituti di liberare la
propria inventiva offrendo una personale interpretazione dell’argomento.
Nelle varie sedi della Fondazione Giambattista Vico fino a luglio si susseguiranno altri incontri ai quali prenderanno parte ospiti ed esperti di fama internazionale. Tutti gli eventi in programma puntano sulla originale riscoperta dell’alimentazione mediterranea, genuina e salutista, strettamente legata al recupero di una dimensione umana della vita quotidiana che miri ad una longevità sana ed efficiente, anche attraverso la diffusione di una cultura del mangiar sano che includa la promozione delle tipicità alimentari proprie della Dieta mediterranea, ed in particolare di quelle cilentane.
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