La Parola di oggi

Apr 23rd, 2012 | Di cc | Categoria: Religione

S. Fedele da Sigmaringen
III di Pasqua (B) - III

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, tra qualche minuto, lascerò questa casa dove tu hai trascorso la notte con me. Sento già l’ironia di coloro che, tra i miei colleghi, ti prendono in giro. Niente è sacro per loro: né il tuo nome, né la tua Chiesa, né i tuoi servitori. Si ride delle persone che fanno il segno della croce prima di mangiare; ma ci piace che ci servano. Cosa fare di più per essere accettati? Tuttavia, io penso alle tue parole: “Il discepolo non è di più del suo padrone”. Signore, non lasciare che oggi io mi indurisca. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO
Date lode al nostro Dio, voi che lo temete, piccoli e grandi, perché è venuta la salvezza e la potenza e la sovranità del suo Cristo. Alleluia. (Ap 19,5; 12.10)

COLLETTA
O Dio, che apri la porta del tuo regno agli uomini rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo, accresci in noi la grazia del Battesimo, perché liberi da ogni colpa possiamo ereditare i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (At 7,51- 8,1a)
Signore Gesù, accogli il mio spirito.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] “Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata”.
All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.
Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: “Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio”.
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo.
E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: “Signore Gesù, accogli il mio spirito”. Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: “Signore, non imputare loro questo peccato”. Detto questo, morì.
Sàulo approvava la sua uccisione.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 30)
R. Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Sii per me, Signore, una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi. R.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Io confido nel Signore.
Esulterò e gioirò per la tua grazia. R.
Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Benedetto il Signore,
che per me ha fatto meraviglie di grazia. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 6,35)
R. Alleluia, alleluia.
Io sono il pane della vita, dice il Signore:
chi viene a me non avrà fame.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 6,30-35)
Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la folla disse a Gesù: “Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”".
Rispose loro Gesù: “In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo”.
Allora gli dissero: “Signore, dacci sempre questo pane”.
Gesù rispose loro: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!”.
Parola del Signore.

OMELIA
Tu puoi impegnarti per i poveri, rischiare la tua reputazione per gli asociali, spogliarti per i mendicanti: tutto ciò non ha alcun valore se non sei importante per loro. Essi ti dicono: “Quale segno fai perché vediamo e possiamo crederti?”. Bisognerebbe abbandonarli alla loro sorte e voltarsi verso coloro che si sentono confortati dal nostro aiuto, che lo accettano con piacere e riconoscenza! Ma il Signore è di diverso parere. Egli sa che, se la scorza esterna è dura, spesso l’interno è molto sensibile. La provocazione - qualsiasi sia la ripugnanza che ispira - è una sorta di disperata chiamata di aiuto: “Signore, dacci sempre questo pane!”. Che preghiera per i provocatori!

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