IL CONSIGLIERE COMUNALE TRONCONE, UN PASSO AVANTI SU SUOLI BAGNOLI

Apr 23rd, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

“Senza dubbio si è fatto un passo avanti verso la possibilità di alienare in tempi brevi i suoli edificabili ricadenti nell’area di Bagnoli, ma è bene precisare che la procedura di manifestazione d’interesse ha il solo scopo di avviare un’ indagine conoscitiva, favorendo l’eventuale partecipazione e consultazione del maggior numero di operatori potenzialmente interessati”.

E’ quanto afferma il consigliere comunale di Napoli Gaetano Troncone, presidente della commissione consiliare ‘Diritti e Sicurezza’ in merito alla pubblicazione dell’avviso per la manifestazione di interesse per l’acquisto di quattro lotti nell’area tematica 2.

“Sarà Bagnolifutura - sottolinea Troncone - a proprio insindacabile giudizio, e nel rispetto dei principi di concorrenza e trasparenza, e una volta valutato il numero di partecipanti e il livello di competitività, a valutare se invitare successivamente le imprese a predisporre i progetti di massima con le relative offerte economiche”.

“Il cda di Bagnolifutura - dice - ha apportato notevoli migliorie rispetto ai bandi precedentemente andati deserti, innanzitutto la suddivisione in quattro lotti, al fine di diminuire il costo delle singole aree, aumentando così la possibilità di partecipazione. Di fondamentale importanza è stata la decisione di far predisporre all’ufficio urbanistico del Comune i planovolumetrici dei lotti consentendo così all’ente banditore una corretta comparazione delle offerte economiche, ma si ritiene che i planovolumetrici dovevano essere resi disponibili al momento dell’avviso esplorativo pubblicato il 19 aprile, consentendo alle imprese di attivarsi da subito, valutando la convenienza a partecipare o meno”.

“Eliminati i fattori di discrezionalità presenti nel bando precedente - conclude Troncone - il nuovo bando assegna i suoli attraverso il solo criterio dell’offerta economicamente più alta, eliminando gli articoli che nel precedente bando davano la possibilità all’ente banditore di ammettere all’apertura delle offerte economiche solo le imprese che avessero presentato progetti architettonici con requisiti tali da essere ammesse alla terza fase con la possibilità di assegnare il lotto anche in presenza di una sola ditta presente nella (short list).

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