Casa, vogliamo meno tasse e rateizzate
Apr 17th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
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Angelino Alfano chiede (e ci sono buone speranze che ottenga) la rateizzazione dell’Imu, e Pier Luigi Bersani che fa? Risponde che “i Comuni non se lo possono permettere, che dovrebbero chiudere bottega, andrebbero sul lastrico, non potrebbero pagare gli stipendi”.
In altri termini: il segretario del Popolo della Libertà fa una battaglia sacrosanta per alleviare la stangata fiscale sulle famiglie; quello del Pd difende i Comuni e la loro associazione, l’Anci. Quasi che sindaci, assessori e impiegati comunali contino più delle famiglie e dei cittadini. Ma scusate: le amministrazioni comunali non sono elette da noi? Pagate da noi? Quale interesse viene prima?
Si noti bene: molti sindaci sono del Pdl. Quindi avremmo anche noi interessi elettorali e orti politici da difendere. Ma non ci ha neppure sfiorato l’idea di anteporli alle famiglie, al Paese, alla gente comune. Noi non pensiamo agli apparati.
Non siamo il partito del tassa e spendi. La battaglia di Alfano è sacrosanta, anche se la rateizzazione dell’Imu è solo la prima parte: quella imposta, almeno sulla prima casa, intendiamo sopprimerla, come del resto avevamo fatto nel 2008. È un impegno per quando torneremo al governo.
E troviamo inaccettabile l’intero ragionamento di Bersani. Innanzi tutto per una elementare considerazione: com’è possibile dire che i Comuni chiuderebbero bottega a causa di una rateizzazione di tre mesi, se finora la super-Imu non c’era e quindi non la ricevevano? Punto due. Bersani afferma: “Ad Alfano l’Imu non piace. Neppure a me. Allora togliamola e mettiamo la patrimoniale”.
Insomma: mentre noi vogliamo alleggerire una pressione fiscale che ha raggiunto il record europeo, il Pd che fa? Annuncia che se si toglie da una parte si aggiunge, e molto di più dall’altra. Ecco il loro programma di governo: il paragone con il nostro è ormai evidente. Parla da solo: ufficialmente.
Legge elettorale/La Russa-Quagliariello: chi vuole la riforma eviti polemiche
“Chi veramente vuole la riforma della legge elettorale evita polemiche specialmente su aspetti che esulano dall’accordo originario raggiunto fra i tre segretari. Noi, in ogni caso, ci rifiutiamo di alimentare questa ridda di ipotesi e continuiamo a lavorare per arrivare a una proposta seria in tempi brevi”. Lo dichiarano in una nota congiunta il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa e il vice capogruppo al Senato, Gaetano Quagliariello.