Alfano: fisco, la nostra priorità
Apr 17th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
“La questione fiscale va immediatamente affrontata e risolta: le tasse sono troppo alte e ci rendiamo conto che se il Pil italiano non cresce, sarà vano inseguire i conti in ordine”. E’ quanto afferma a Palermo il segretario del Pdl Angelino Alfano che spiega come nel prossimo incontro con Monti porrà come temi centrali “questione fiscale, snellimento della burocrazia per agevolare i pagamenti alle imprese e il ruolo delle banche, che devono reinvestire nell’economia, e creazione di infrastrutture”.
“Credo che il Governo accetterà la proposta di rateizzazione dell’Imu. Un’unica rata sarebbe improponibile per le famiglie che vivono in una situazione di grande difficoltà”.
E prosegue: “l’allargamento dello spread tra Bund tedeschi e Btp non è colpa di Monti, così come in passato non era colpa di Berlusconi. Il tempo è galantuomo e la verità prima o poi arriva”.
Da Alfano spazio poi al tema delle alleanze: “abbiamo avuto nella Lega un amico affidabile. La nascita del Governo Monti ha segnato un momento di forte sofferenza nei nostri rapporti. Oggi nella Lega si apre una nuova pagina e speriamo che questo nostro rapporto possa avere una nuova fase nelle alleanze per il futuro”.
“Una coalizione stabile tra Pdl, Udc e Grande sud, come quella raggiunta per le amministrative a Palermo è prematura. Intanto sosteniamo il governo Monti, poi si vedrà”.
“Per ogni città siciliana abbiamo alleanze differenti: basta guardare quello che accade a Trapani, Palermo, Agrigento e grossi centri della provincia di Catania per rendersi conto che le elezioni amministrative non hanno un connotato politico”.
“Costa, il nostro candidato per Paleremo, non è iscritto al Pdl. Per le prossime elezioni regionali in Sicilia speriamo di creare una ampia coalizione di moderati che chiuda al più presto la parentesi tragica del governo Lombardo. Crediamo che nell’Isola bisogna individuare un bravo presidente che sia in grado di costruire una coalizione omogenea. Credo che non ci sia nulla di più grave di quello che è accaduto in Sicilia, una regione in difficoltà dove il governatore è riuscito a perdere i fondi dell’Unione europea”.
E conclude: “che posto ha Palermo nel cuore di Lombardo? Nessuno! L’aver abbandonato da parte sua la candidatura di Costa è stata una scelta che ha il sapore della vecchia politica e nulla a che fare con gli interessi di Palermo”.