Regolare le intercettazioni
Mar 30th, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
La riforma della giustizia, con particolare riguardo alle intercettazioni telefoniche e alla responsabilità civile dei magistrati, è stata indicata più volte da Silvio Berlusconi come uno degli obiettivi prioritari, insieme alla riforme dell’architettura dello Stato. Un obiettivo che può benissimo essere realizzato da una maggioranza “larga”, come quella che sostiene il governo Monti, sia pure a prezzo di qualche compromesso. Chi sostiene il contrario, come fanno ogni giorno la Repubblica e i giustizialisti assortiti, accusando il Pdl di ostacolare il ddl sulla corruzione, dice solo falsità, con l’intento di sviare l’attenzione da altre questioni, come la crisi in cui versa la sinistra.
Non solo. Quelle di Repubblica e dei giustizialisti di ogni risma sono falsità smentite oggi dal risultato dell’incontro tra il ministro della Giustizia, Paola Severino, e i rappresentanti dei partiti che appoggiano il governo.
A confermarlo, è stato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che all’uscita dell’incontro con il ministro Severino ha ribadito l’appoggio del Popolo della libertà al provvedimento anti-corruzione, ed ha sottolineato l’urgenza di regolare con maggiore severità le intercettazioni. In particolare Cicchitto ha detto: “Abbiamo ascoltato l’esposizione del ministro Severino e abbiamo svolto alcune osservazioni preliminari rispetto al lavoro che andrà fatto. A nostro avviso, va perseguito in modo assai severo il reato di corruzione, va mantenuta la responsabilità civile dei giudici, vanno regolate in modo rigoroso le intercettazioni il cui uso indebito nel passato ha avuto conseguenze molto negative. Proseguiremo i nostri lavori con incontri bilaterali e collegiali, ovviamente coinvolgendo i capigruppo della commissione giustizia e gli esperti dei gruppi”.
Precisazioni, queste ultime, di rilevante significato politico: il Pdl vigilerà con il contributo di tutti i suoi esponenti, esperti compresi, per evitare qualsiasi colpo di mano (e di parte) su materie tanto delicate.