Alfano, pressione sulle banche: più soldi a famiglie e imprese
Mar 15th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
“Vi è stato, da parte dell’Abi, un atteggiamento costruttivo e concreto. Non è spiegabile ai cittadini che le banche prendano soldi all’uno per cento e i cittadini non se ne accorgano. Attendiamo dalle banche un segnale molto forte sull’uso di queste risorse”. Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha spiegato stamani ai cronisti il senso dell’incontro coi vertici dell’Abi, che si è tenuto nella sede del partito.
“Abbiamo chiesto - ha spiegato Alfano - cinque cose alle banche italiane, e abbiamo la netta percezione di avere ragionato da avvocati dei cittadini”. Il primo punto, per il segretario del Pdl, è che “i soldi ricevuti dalle banche dalla Bce all’uno per cento devono essere reimpiegati al servizio dei cittadini”. La seconda richiesta è quella di “garantire l’irrevocabilità di tutte le erogazioni già concesse alle famiglie”, mentre al terzo punto c’è la richiesta di una moratoria per “consentire il posticipo del pagamento delle rate dei mutui che non sono stati pagati negli ultimi mesi, e riparametrare le rate”.
Alfano poi chiede di “trovare forme di controllo sull’adempimento di questi impegni, anche col coinvolgimento di Bankitalia”.
Ultimo punto la salvaguardia dei posti di lavoro del comparto bancario: “le banche impiegano circa 500mila addetti. Bisogna mantenere i livelli occupazionali, non licenziando. Noi crediamo che le banche siano un elemento centrale del sistema, e abbiamo dato rassicurazioni. Vogliamo anche difendere l’italianità, perché se stiamo male ora, se le banche fossero in mani straniere staremmo peggio; al presidente del Consiglio Monti chiederemo di fare una battaglia in Europa per la riconsiderazione dei parametri sulla patrimonializzazione delle banche, che si traducono per le banche italiane in un deficit competitivo che si riflette nell’erogazione del credito ai cittadini e alle imprese. Tutto ciò - ha aggiunto - ha un nome che è ‘Basilea 3’, che non è il Vangelo, ma una deliberazione del Financial stability board, che non è stata approvata dai Parlamenti europei”.
Interpellato sulla norma sulla nullità delle commissioni bancarie contenuta nel dl liberalizzazioni, Alfano ha spiegato che “se ci sarà da intervenire su talune norme approvate in Parlamento, non ci sono grandi problemi dal nostro punto di vista, ma questione centrale per noi è l’erogazione del credito per famiglie e imprese. Oggi - ha concluso - se le banche non fanno il servizio ai cittadini nell’erogazione del credito, il Paese si ferma”.
Hanno detto/Il partito si stringe intorno al Segretario
Fabrizio Cicchitto - “Alfano parlando con le banche ha posto una serie di problemi seri e reali che interessano le famiglie italiane. Tutt’altro che bambinate”.
Luigi Casero - “Il Pdl, con le affermazioni politiche del segretario Angelino Alfano, al contrario di Casini e Bersani insiste su quella che è l’emergenza del Paese e cioè economia e il lavoro, partendo dalle richieste al sistema bancario nell’interesse dei cittadini. Lasciamo ad altri il teatrino della politica”.
Beatrice Lorenzin - “Le proposte avanzate dal segretario Alfano ai vertici dell’Abi vanno incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese. Nel criterio di solidarietà, sottolineato anche ieri nel corso dell’incontro Monti-Merkel, è evidente che dalla Bce ci si aspetta interventi che favoriscono non solo la liquidità delle banche per l’acquisto dei titoli di stato ma, nella fase che deve mirare allo sviluppo e alla crescita, ci si aspettano risorse che diano respiro a imprese e famiglie. Quindi è essenziale che vengano mantenute aperte le linee di credito alle imprese e si sostengano i mutui delle famiglie italiane. Tutti stanno facendo la loro parte per uscire dalla crisi, il sistema bancario non può tirarsi indietro”.
Maurizio Lupi - “Non revocabilità dei prestiti fatti alle imprese, destinare i nuovi fondi Bce a imprese e famiglie, posticipo delle rate del mutuo non pagate negli ultimi 18 mesi e relativo ricalcolo del piano di ammortamento. Ecco le nostre priorità. Mi dispiace che qualcuno le consideri bambinate”.
Giorgia Meloni - “La ripartenza dell’economia in Italia dipende dall’impegno e dal sacrificio di tutti, banche comprese e il denaro che queste hanno ricevuto dalla Bce al tasso dell’1% deve contribuire alla rimessa in moto del nostro sistema finanziario. Bene ha fatto, dunque, il segretario del Pdl Angelino Alfano a ricordare ai vertici dell’Abi, attraverso la presentazione di proposte concrete, che tutelare famiglie, lavoratori e imprese è la priorità da perseguire: nessuno, infatti, può pensare di operare in una posizione privilegiata, neanche gli Istituti di credito, soprattutto in tempo di crisi. Le banche che usufruiranno del prestito agevolato della Bce, perciò, potrebbero impegnarsi davanti all’opinione pubblica a stabilire un tetto ragionevole, tanto ai compensi dei manager quanto ai dividendi dei soci”.
Alessandro Pagano - “A differenza del Pd e di Bersani, evidentemente più interessati a questioni come il ‘toto nomine’ alla Rai, incontro tra Angelino Alfano e i vertici dell’Abi non solo è indice del profondo senso di responsabilità del segretario nazionale del Pdl ma ne attesta, se mai persistessero ancora dubbi, le qualità di leader e di acuto e affidabile negoziatore. Grazie all’impegno e alla tenacia del segretario Alfano è stato compiuto un importante passo in avanti verso il reimpiego a vantaggio dei cittadini di una parte significativa del denaro erogato dalla Bce agli istituti di credito nazionali”.
Gianfranco Rotondi - “Il dopo Monti si chiama Angelino Alfano e le primarie saranno una modalità per presentare al Paese questa occasione di rinnovamento politico e generazionale”.
Barbara Saltamartini - “Le proposte presentate dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, ai vertici dell’Abi per il sostegno alle famiglie e alle imprese in difficoltà e per un miglior utilizzo dei soldi erogati dalla Bce sono la migliore risposta a chi, in questi giorni, ha cercato di strumentalizzare e impoverire la scelta fatta dal nostro partito di discutere dei problemi reali delle persone e non dei ‘giochi di palazzo’. In tal senso, non posso che condividere le 5 proposte avanzate nel corso dell’incontro di questa mattina che caratterizzano chiaramente le priorità politiche a cui il Pdl guarda nel sostenere l’azione del governo Monti”.
Jole Santelli - “In un momento di crisi tutti devono partecipare. A pagare non possono essere solo i cittadini. Istituzioni e banche devono fare la propria parte. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha indicato i punti di necessaria collaborazione, in agenda politica prima gli interessi dei cittadini poi le necessità delle Banche”.