Alfano: primo punto il lavoro
Mar 12th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
“Noi dobbiamo occuparci non di riflessioni filosofiche ma di dare risposte ai cittadini sull’urgenza imposta dalla crisi economica, un fatto drammatico. Quest’agenda reale è il motivo per cui abbiamo fatto prendere una delusione a qualcuno l’altra sera, non dico a Monti, ma a qualcuno che si era affezionato al proprio desiderio e cioè un Pdl all’angolo, in ginocchio a rosolare a fuoco lento per arrivare dopo le amministrative a conquistare i nostri elettorali. Ci dispiace di aver deluso il desiderio di qualcuno, il Pdl è al centro della scena, ci resta ed è il primo partito, e noi ci candiamo a restarlo perchè rappresentiamo i moderati italiani”. Lo afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano, concludendo a Orvieto la tre giorni della scuola di formazione politica del partito.
Lega. “Alla Lega chiediamo di non consegnare il Nord alla sinistra con una scelta di separazione – alle prossime amministrative, ndr - che metta al centro la politica romana invece che quella del settentrione. Credo che molti imprenditori apprezzerebbero questa scelta”.
Pdl. “Il Pdl è il partito che ancora oggi ha la ricetta giusta per il nostro Paese in campo economico e sul piano sociale. Ed è su questo che ci siamo concentrati negli ultimi mesi. Il governo Berlusconi ha fatto cose giuste, la nostra sola bussola ci porterà ad agire solo per il bene dell’Italia. Le prossime settimane indicheranno chi ha torto e chi ha ragione e chi vuole unire e chi vuole separare i moderati. Separarli è un modo subdolo per far vincere la sinistra, noi lavoriamo a riunificarli ma non lanciamo appelli a nessuno. Chi ci vuole stare, ci sta”.
Priorità. “Noi suggeriremo al governo e lo faremo dall’altro dei nostri numeri e della nostra forza parlamentare 3 priorità: lavoro, lavoro, lavoro. Questo significa dare sostegno alle imprese, riforma del mercato del lavoro e pensare agli imprenditori del Nord che rischiano di chiudere le imprese perchè le banche chiudono il credito”.
Banche. “La settimana prossima – questa, ndr - incontrerò il presidente dell’Abi per dire che il Pdl è a fianco delle banche se le banche sono a fianco del popolo, ma il nostro partito sarà contro le banche se le banche saranno contro il popolo. Noi rappresentiamo la gente e se e’ crisi, e’ crisi per tutti, un po’ di pegno lo paghino i cittadini un po’ lo paghino le banche che devono fare credito alle imprese con i soldi ricevuti dalla Bce”.
“L’azione che partirà dalla prossima settimana sarà una vigilanza permanente del Pdl anche con un’azione di pressing sul governo Monti affinché lo stesso esecutivo vigili sulle banche che devono dare conto di come hanno utilizzato i soldi della Bce. Ci deve essere chiarezza di rapporti”.
Sinistra. “L’alleanza Di Pietro, Vendola e Bersani va nella direzione dello zapaterismo e non di una moderna sinistra europea. Lo zapatersimo è un germe che rischia di attaccare i valori che noi difendiamo, come abbiamo fatto con il decreto legge su Eluana Englaro, la difesa della vita sin dal concepimento oppure i tanti no che abbiamo detto sulle proposte che scardinassero il valore della famiglia. Se la sinistra andrà al governo farà quello che ha fatto la sinistra in Spagna: il matrimonio tra uomini, le coppie di fatto buttando fumo sulla società spagnola distraendo le forze migliori dalla crescita e lo sviluppo. E oggi il partito socialista è ai minimi termini. Questo sarà l’inevitabile destino della coalizione Bersani, Di Pietro e Vendola”.
Giustizia. “Noi dobbiamo e vogliamo fare le riforme istituzionali, certo, vorremmo fare di più. Vogliamo completare quella della giustizia”.
Berlusconi. “Senza l’intuizione di Berlusconi oggi non saremmo qui a parlare. Dobbiamo sempre ringraziarlo”.
Ue. “Noi vogliamo stare in Europa, ma non andremo mai a Bruxelles con il cappello in mano. Faremo ciò che serve all’Italia e non faremo mai quello che serve solo a Germania e Francia”.
Orvieto/Analisi, commenti e reazioni
Francesco Casoli - “Bocchino sa solo provocare. Sarà probabilmente per il fatto che ai vertici con il governo gli esponenti di Fli del Terzo Polo rimangono fuori della porta, rappresentati dal solo Casini. Il segretario Alfano ha chiarito che questo è un governo nato per affrontare la crisi economica. Di tutte le altre questioni è possibile discuterne, ma in Parlamento e alla luce del sole. Non c’è spazio per accordi e liturgie da Prima Repubblica. Piuttosto Bocchino pensi all’ennesimo partito o lista elettorale che il suo capo, per nulla sfiorato dall’idea che il presidente della Camera non dovrebbe immischiarsi nella lotta politica, è pronto a sfornare. Non c’è che dire: come rottamatori Fini e Bocchino ormai sono esperti. Dopo aver cercato inutilmente di rottamare il Pdl adesso sono pronti anche ad autorottamarsi”.
Fabrizio Cicchitto - “Vediamo che a proposito di Berlusconi e di Alfano c’è chi nel Pd parla di orrore. Messe cosi le cose non ci resta che confermare il diritto-dovere della reciprocità. Questo improvviso rigurgito di manicheismo e di settarismo vuol dire una sola cosa: che Alfano ha il quid”.
Guido Crosetto - “Tutta l’ex sinistra si è scagliata contro Alfano perché ha detto una cosa risaputa da sempre e cioè che la priorità del centro destra è la tutela della famiglia tradizionale. Mi pare non sia una novità, né una cosa di cui scandalizzarsi. Ma soprattutto non significa non avere rispetto e considerazione politica per tutte le forme di affetto ed unione. Perdere una giornata in polemiche di questo tipo, mi sembra eccessivo ed incomprensibile”.
Maurizio Gasparri - “Alfano con i suoi interventi definisce un profilo identitario del Pdl, bipolare, proteso ad unire una vasta area moderata, attento alla famiglia tradizionale, impegnato nella difesa di valori essenziali per la nostra società, impegnato sui temi dell’impresa e del lavoro, posto a difesa del cittadino consumatore, garante dell’interesse nazionale contro lo strapotere di fallimentari eurocrazie. Che alla sinistra ciò non piaccia è garanzia di scelte giuste. Che susciti le critiche delle maestrine dalla penna possa cui manca il quid del consenso popolare è ulteriore soddisfazione. A Orvieto Alfano ha parlato chiaro e bene”.
Mariastella Gelmini - “Alfano ad Orvieto ha delineato con precisione e lungimiranza i tratti identitari del Pdl che, certamente impegnato con Pd e Terzo Polo nel sostegno al governo Monti, mantiene tuttavia valori e visione propri. Può non piacere alla sinistra ma la centralità della persona, la difesa della famiglia, il valore della sussidiarietà, dell’equità unitamente al merito, il garantismo, l’economia sociale di mercato sono la cifra del nostro impegno politico di ieri, oggi e domani Alfano questa mattina li ha ricordati nell’appello che ha rivolto non alla sinistra o al sistema dei partiti ma a tutti i cittadini moderati, e sono tanti, che vogliono condividere questo progetto senza bisogno di intermediari”.
Carlo Giovanardi – “Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha doverosamente ricordato la necessità di sostenere e difendere i principi fondamentali contenuti nella nostra Costituzione laica e repubblicana contro chi li vorrebbe stravolgere togliendo alla famiglia come società naturale fondata sul matrimonio fra un uomo ed una donna, il ruolo privilegiato che la stessa Costituzione le assegna. Il nostro appoggio al Governo tecnico è infatti un mezzo per far fronte alla tempesta che ha colpito l’intera economia mondiale ed in particolare quella europea il fine non può essere che quello di guardare in prospettiva al bene comune con una politica che renda effettivi i principi ed i valori contenuti nella Costituzione”.
Francesco Pionati - “La posizione di Angelino Alfano è corretta, è sbagliato chiudere alla Lega nord e mettersi solo nelle mani dell’Udc, perché l’accordo con Casini non avverrà mai. Lo dico da tre anni a Berlusconi, il Pdl se non si mantiene l’assetto bipolare si frantuma: la madre di tutte le battaglie è la salvaguardia dell’assetto bipolare”.
Eugenia Roccella - “Angelino Alfano ha ribadito con chiarezza e forza alcuni principi fondamentali che costituiscono la piattaforma valoriale del Pdl. Non si tratta né di propaganda elettorale né di offendere qualcuno: gli orientamenti del Pdl sulla difesa della famiglia come definita dalla Costituzione, e sulla tutela della vita dal concepimento alla morte naturale sono ben noti, e sono stati messi in atto con coerenza dal precedente governo, come nel caso di Eluana Englaro. Non si capisce perché avremmo improvvisamente dovuto cambiare idea o abdicare alle nostre posizioni di sempre solo perché sono cambiati il governo e la maggioranza che lo sostiene”.
Gianfranco Rotondi - “Da sinistra al centro tutti hanno preso coscienza che Alfano è un leader vero, un investimento per il futuro per il Paese. Angelino sta dando autorevolezza al Popolo della Libertà. Fa valere il peso del partito di maggioranza e presto si vedranno anche i benefici sul piano elettorale. Di qui il nervosismo di Bersani e anche dell’Udc”.