«Inventerò un dolce perfetto per la Dieta Med-Italiana»
Mar 9th, 2012 | Di cc | Categoria: SaluteE’ vero, nella piramide alimentare della Dieta Mediterranea occupano una posizione in cima, ossia se ne consiglia un uso limitato, ma i dolci ci sono, non sono affatto banditi. Se poi quel poco di dolce a cui abbiamo diritto ha nel suo impasto olio extravergine d’oliva al posto del burro e miele al posto dello zucchero, allora sfidiamo qualunque esperto di nutrizione, meticoloso o perfezionista che sia, a non essere un po’ più tollerante e indulgente su questo fronte. Ed è a questo traguardo che vuole giungere un noto pasticciere salentino.
Presenta così Giovanni Venneri, artigiano dell’arte pasticcera in Alliste (Le), la sua voglia di mettersi all’opera, o meglio, di mettere “le mani in pasta” nella creazione di un nuovo dolce, con la peculiarità di avere ingredienti e caratteristiche perfettamente in linea con la sana e buona dieta mediterranea.
«Ho già effettuato alcuni esperimenti e, prova dopo prova, sento che la nascita del prodotto perfetto per la Dieta Med-Italiana è vicina, mi piacerebbe riuscire ad annunciarlo alla stampa e al pubblico in occasione del grande Festival che i giovani di Repubblica Salentina stanno organizzando a Lecce per fine maggio. La mia intenzione è quella di creare un vero e proprio prodotto novità, che abbia un suo nome, caratteristico e identificativo, e che, augurabilmente, possa piacere a consumatori e nutrizionisti così tanto da prendere piede e diffondersi nel resto d’Italia e all’estero come un valido esempio di un dolce che sia al tempo stesso buonissimo al gusto e, soprattutto, sano. Ovviamente il fattore principale è la scelta e l’uso degli ingredienti. Al posto del burro, ad esempio, sto utilizzando olio extravergine d’oliva, non a chilometro zero, ma a addirittura a “metro 100”, nel senso che viene prodotto a non più di cento metri dal mio laboratorio, ho scelto infatti l’olio prodotto dall’Azienda Agricola Adamo, uno dei più premiati del Salento. Allo zucchero sto provando a sostituire dell’ottimo miele, anch’esso prodotto a pochissima distanza da qui. E poi sto cercando di utilizzare anche altri ingredienti tipici del mediterraneo, in grado di dare a questa mia nuova “creatura” un tocco ed un gusto assolutamente innovativo, inequivocabile e …territoriale.»
…e gli studenti della 3B del Costa?
«Siamo onorati ed orgogliosi – affermano – di questa bellissima e buonissima iniziativa, ci siamo subito proposti come “cavie” volontarie per tutti gli esperimenti di degustazione. A parte gli scherzi, questa nuova creazione del sig. Giovanni è perfettamente in linea con la nostra intenzione di far conoscere e, come in questo caso, di far scoprire al resto d’Italia e a tutto il mondo la qualità ed il gusto dei nostri prodotti naturali e della nostra cucina. Il Festival della Dieta Med-Italiana che stiamo organizzando per la fine di maggio rappresenterà un palco perfetto per presentare il nuovo prodotto dolciario, in quanto stiamo invitando tantissimi giornalisti ed esperti, italiani e stranieri. Se tutto il territorio abbracciasse e appoggiasse, in un modo o nell’altro, questa nostra nuova idea, siamo sicuri che nel giro di pochissimo tempo il meridione d’Italia sarà sulla bocca di tutti e, magari, “nella” bocca di tutti!»
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Ricordiamo che la Dieta Med-Italiana (in inglese Med-Italian Diet) è un brand con cui i giovani salentini, promotori del movimento “Repubblica Salentina”, stanno mettendo in piedi una nuova e incisiva strategia di marketing, capace di tradurre in business l’importantissimo riconoscimento mondiale della dieta mediterranea quale “patrimonio immateriale dell’umanità” da parte dell’Unesco. L’idea è quella di far comprendere ad inglesi, americani, tedeschi, canadesi e al resto del mondo che l’ultracentenario stile alimentare italiano è in assoluto il regime più indicato per nutrirsi in maniera sana, per prevenire e combattere malattie importanti (ipertensione, arteriosclerosi, diabete, malattie cardiovascolari, obesità, …), per mangiare bene senza rinunciare al gusto e, infine ma non meno importante, per raggiungere la sospirata sostenibilità ambientale. Se questo obiettivo fosse raggiunto, si otterrebbe un notevole incremento della domanda dei nostri prodotti agroalimentari ed un incisivo ed importantissimo aumento del numero di visitatori stranieri interessati a conoscere la nostra cucina. Come dire, commercio e turismo in un colpo solo.