CARABINIERI DI NAPOLI E GUARDIA CIVIL CATTURANO PERICOLOSISSIMO CAMORRISTA LATITANTE A CAPO DI UN CLAN CHE CONTROLLA IMPERO ECONOMICO DA UN MILIARDO DI EURO

Mar 8th, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli insieme a personale dell’UCO (Unidad Central Operativa) della Guardia Civil dopo incessanti ricerche hanno localizzato e catturato in spagna un latitante inserito nell’elenco dei ricercati di massima pericolosità: Giuseppe Polverino, 53enne, a capo dell’omonimo clan camorristico che controlla un impero economico da un miliardo di euro.
Quando i militari dell’Arma l’hanno bloccato a Jerez de la Frontera, Polverino, che era insieme a un affiliato di spicco del clan anch’egli ricercato, il 48enne Raffaele Vallefuoco, ha tentato di evitare l’arresto mostrando una carta d’identità intestata ad altra persona, ma il tentativo è andato a vuoto.
A Polverino e Vallefuoco, che erano ricercati in tutta Europa, i Carabinieri hanno notificato un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere chiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea per associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso.
I dettagli sull’operazione che ha portato alla cattura di Polverino sono di seguito indicati nel comunicato della Procura di Napoli

A Jerez de la Frontera (Spagna) in un complesso residenziale di lussuose ville, il nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli insieme all’UCO (Unidad CentraI Operativa) della Guardia Civil spagnola, ha catturato Giuseppe Polverino, detto

Il’o Barone”, ricercato dal 2006 e inserito nell’ elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia nonché proposto per

l’elenco dei IIlatitanti di massima pericolosità”, colpito da oecc emessa dal GIP di Napoli su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia nell’ ambito dell’ operazione dei Carabinieri che nel maggio 2011 ha disarticolato il clan.

Insieme a Polverino è stato catturato Raffaele Vallefuoco, esponente di spicco del clan, latitante dal 2002 e destinatario di due provvedimenti cautelari. Giuseppe Polverino è considerato il potente capo e leader indiscusso dell’ omonimo clan operante a Marano di Napoli, Quarto e in altre zone d’Italia e Spagna. Cresciuto all’ ombra dei Nuvoletta, ha acquisito prestigio criminale dallo storico clan (tra i primi a stringere alleanza con la mafia palermitana) riuscendo a sostituirlo e trasformarlo in uno dei più influenti clan del panorama delinquenziale, non solo campano. Diventato leader indiscusso del traffico internazionale di hashish, O’ Baron ha

contatti stabili con trafficanti marocchini residenti in Spagna rivendendo all’ingrosso in Italia ingenti quantitativi di droga, riducendo al minimo i rischi e aumentando al massimo i profitti.

Dotato di non comune intelligenza e capacità imprenditoriale, ha diversificato gli investimenti in attività apparentemente lecite del settore edilizio e dell’industria alimentare, stringendo alleanze con tutti i clan campani dei quali è diventato fornitore di

ingenti partite di hashish, restando fuori dalle cruenti guerre di camorra degli ultimi anni che hanno indebolito la maggior parte delle compagini criminali.

Il clan ha attualmente acquisito il monopolio nell’ importazione dell’hashish, servendo anche il mercato gestito da alcuni gruppi mafiosi calabresi, pugliesi e siciliani. Inoltre è incontestabile che il gruppo criminale abbia attivato numerose attività imprenditoriali che spaziano dal tradizionale settore dell’imprenditoria edile a quello del comparto alimentare, con interessamento al settore turistico e alberghiero, soprattutto in Spagna.

Ieri sera, alla vista di personale dell’UCO, i due latitanti, entrambi colpiti da mandato di arresto europeo e ricercati dalle polizie di tutta Europa, hanno tentato la fuga. Per comunicare con i suoi affiliati il boss usava la tecnica dei

Hpizzini”. In tasca gli è stato trovato un foglietto scritto in italiano contenente istruzioni chieste da un affiliato di spicco.

Le prime parole agli investigatori che l’hanno catturato sono state:

èfinita.

Poiché le attività info investigative consentivano di monitorare Giuseppe Polverino e Raffaele Vallefuoco stabilmente in Spagna, sono stati attivati con rogatoria internazionale la locale magistratura e l’Unidad CentraI Operativa della Guardia Civil, che ha fornito un

contributo fondamentale prezioso e importantissimo. Con l’UCO della Guardia Civil i Carabinieri hanno instaurato da tempo attiva e proficua

collaborazione. Numerose le attività di osservazione, controllo e pedinamento in territorio iberico effettuate in collaborazione per periodi prolungati, necessari per localizzare il latitante in quello Stato.

La cattura del potente capoclan e del maggiore broker internazionale per le importazioni di hashish dal Marocco rientra nell’ ambito delle più complesse indagini durate oltre cinque anni effettuate dal nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e coordinate dalla

Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le investigazioni hanno comportato onerose attività tecniche nonché prolungati servizi di

pedinamento, resi particolarmente difficoltosi dalle particolari caratteristiche ambientali dei luoghi dove ne era richiesta l’esecuzione e dalla totale assenza di collaborazione della popolazione del luogo. Le investigazioni avevano già consentito di:

sequestrare dal 2009 al 2010 circa 7000 kg. di hashish e arrestare in flagranza 20 persone; in

dettaglio sono state sequestrate 6 importazioni internazionali di hashish dal Marocco via

Spagna, nell’ ordine di una

- due tonnellate per viaggio effettuato a bordo di autoarticolati

che attraversavano la Spagna e la Francia e giungevano a Marano; si calcola che la perdita economica è da valutare in 8.000.000 di euro solo per l’acquisto dell’hashish, valore che è quantificabile in 24 milioni di euro per i mancati guadagni;

arrestare in Spagna il2 dicembre 2009, in collaborazione con la Unidad CentraI Operativa

della Guardia Civil in un paesino nei pressi di Tarragona, Domenico Verde, 43 anni,

affiliato di spicco del clan camorristico dei “Polverino” e uno dei principali broker latitante

da lO anni (e ritenuto uno dei più importanti brokers nell’ambito traffico di hashish tra il

Marocco, la Spagna e l’Italia, colpito da 3 ordini restrittivi italiani e di 2 provvedimenti di

cattura emessi dall’ autorità giudiziaria spagnola e inserito nell’ elenco dei 100 latitanti più

pericolosi d’Italia;

arrestare, il 3 maggio 2011, 39 affiliati del Clan Polverino responsabili dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso e associazione per delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, estorsioni, usura, riciclaggio e reinvestimento di

beni di provenienza illecita;

sequestrare in via preventiva beni per un valore complessivo di oltre 1.000 milioni di euro riconducibili alle attività illecite del clan (106 appezzamenti di terreno, 175 appartamenti, 19 ville, 18 fabbricati, 141 tra box auto, negozi, magazzini, 43 tra società e cooperative,

aziende agricole, supermercati, alberghi, ristoranti, bar, panifici, gioiellerie e negozi vari), 14 imprese individuali, 117 autovetture, 62 autocarri, 23 motocicli, 150 conti correnti bancari e postali;

arrestare in Quarto Flegreo, il 15 luglio 2011, il latitante Salvatore CAMMAROTA, interfaccia sul territorio maranese del POLVERINO Giuseppe; arrestare in Olanda il latitante Angelo D’ALTERIO, principale collaboratore di Raffaele Vallefuoco; arrestare il 15 settembre 2011 il capozona di Quarto, Liccardi, catturato mentre guardava in televisione la partita di calcio tra Napoli e Manchester United;

arrestare il 16.01.2012 il latitante Nicola 1mbriani a Brugine (Padova) in un appartamento del comune piovese, dove era ospitato. 1mbriani era un affiliato imprenditore e investiva nell’ edilizia privata i proventi dell’attività illecita;

comprendere le nuove strategie del clan camorristico “Polverino” nelle importazioni di ingenti quantitativi di hashish dal Marocco

- via Spagna, ove era attiva una vera e propria succursale del clan Polverino, impegnata a inviare tonnellate mensili di hashish, dalla cui

vendita, in tutto il territorio nazionale, erano reperite le risorse per finanziare costruzioni in Spagna e in Italia;

eseguire il 18.02.2012 ventitré OCC in carcere emesse dall’ AG di Napoli relative ad una paranza collegata al Clan Polverino, capeggiata da uno degli esponenti di spicco del potentissimo Clan, leader indiscusso per l’Italia delle importazioni dell’hashish.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento