Uno studio della Federico II indica che il 98% delle case napoletane ha pessime condizioni di riscaldamento
Feb 27th, 2012 | Di cc | Categoria: SindacatoNapoli – Le fonti rinnovabili e il risparmio energetico, non hanno più come unico valore la salvaguardia ambientale e la riduzione dell’inquinamento, ma da gennaio 2012 assumono anche un peso per il risparmio economico. L’argomento sarà affrontato in occasione della V edizione del salone EnergyMed in programma a Napoli, alla Mostra d’Oltremare, dal 22 al 24 marzo.
L’inserimento obbligatorio da gennaio 2012, negli atti di compravendita degli immobili, secondo le disposizioni CE ed in riferimento alla legge 192 (19/08/2005), sul rendimento energetico dell’edilizia e al conseguente declassamento fino ad un massimo del 30% del valore dell’immobile in base alle graduatorie della certificazione energetica degli edifici, evidenzia le difficoltà del parco residenziale del Comune di Napoli.
Il Dipartimento di energetica termofluidodinamica applicata e condizionamenti ambientali dell’Università di Napoli Federico II, ha indicato che mediamente il 98,5% degli attuali edifici è risultato, per il riscaldamento invernale, collocato in classe G, mentre solo l’1,5% è in classe F. Il tutto in considerazione che la scala di valutazione va dalla A sino all’ultimo gradino G
Secondo uno studio dell’ Agenzia Napoletana Energia Ambiente, che verrà presentato durante la V edizione di EnergyMed, esistono interventi possibili che incidono sulla classificazione energetica degli immobili e, con costi anche contenuti, risulterebbero un investimento minimo rispetto alla potenziale perdita economica (fino ad un massimo del 30% del valore dell’immobile).
L’analisi, prendendo per campione un’abitazione di 80-90 mq dal valore di circa 300.000 mila euro, che potrebbe avere un declassamento secondo la legge in caso di una bassa graduatoria con una perdita valore di circa 90 mila euro, comporterebbe su un immobile una spesa di circa ventimila euro.
Questi alcuni degli interventi possibili:
· Sostituzione di scaldacqua elettrico con scaldacqua a metano a camera stagna e accensione piezoelettrica (Costo: €600-1000);
· Sostituzione di dispositivo esistente con caldaia unifamiliare a 4 stelle a gas naturale (C: €1.250-1.400);
· Sostituzione di vetri semplici con doppi vetri (C: €7.000-10.000);
· Isolamento termico delle pareti e delle coperture (C: €10.000-15.000).