La Parola del Signore

Feb 22nd, 2012 | Di cc | Categoria: Religione

Giovedì
S. Policarpo
giovedì dopo le Ceneri (B) - IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Da dove comincerò a confessare la miseria della mia vita, e quali saranno, o Cristo, i primi accenti di questo canto di dolore? Concedimi, nella tua misericordia, la remissione dei miei peccati. Ho seguito Adamo sul sentiero della trasgressione e ho rinunciato al mio Dio; mi sono privato del regno eterno e della mia gioia. Sciagura a me, che ho voluto assomigliare a Eva, nostra madre, perché ho toccato l’albero della morte e mangiato avidamente il frutto della maledizione? Abbi pietà di me, Signore, nella tua grande bontà.

ANTIFONA D’INGRESSO
Quando invoco il Signore, egli ascolta la mia voce e mi salva da coloro che mi avversano. Affida al Signore la tua sorte, ed egli sarà il tuo sostegno. (cf. Sal 55,17-20.23)

COLLETTA
Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Dt 30,15-20)
Io pongo oggi davanti a te la benedizione e la maledizione.
Dal libro del Deuteronomio
Mosè parlò al popolo e disse:
“Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso.
Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano.
Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 1)
R. Beato l’uomo che confida nel Signore.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. R.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Am 5,14)
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Convertitevi, dice il Signore,
perché il regno dei cieli è vicino.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Lc 9,22-25)
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”.
Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?”.
Parola del Signore.

OMELIA
Entriamo in Quaresima, e la Chiesa vuole spiegarcene subito lo scopo. La vita di Gesù ha compimento sulla croce, ma al tempo stesso nella risurrezione, che dalla croce è inseparabile. Se vogliamo seguire Gesù e intraprendere questo grande cammino che deve condurci al Padre, la prima cosa da fare è rinunciare a noi stessi. Gesù non ci dice subito di prendere la nostra croce, perché se noi prendessimo la nostra croce stando in noi stessi, questa sarebbe insopportabile.
Gesù ci domanda di rinunciare innanzi tutto a noi stessi, cioè al nostro io.

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