La Musicoterapia e la mente

Feb 20th, 2012 | Di cc | Categoria: Salute

NAPOLI. Sei nuovi musicoterapisti si sono diplomati all’Isfom, Istituto Formazione in Musicoterapia, corso Vittorio Emanuele 87. Si tratta di: Angelo Di Pietro, che ha presentato un lavoro dal titolo “Musicoterapia e scuola”; Donatella Evangelista “La Musicoterapia e la mente”; Sonia Montone “Il dolore e la Musicoterapia”; Giuseppe Perrone “Musicoterapia- Libertà d’Essere”; Biagio Trepiccione “Ovunque suono, suono ovunque”; Anna Vigilante “Voce & suono: elementi subliminali evolutivi”.

La commissione, composta dalla direttrice Diana Facchini e dai proff  Dario Aquilina, Nando Citarella, Filippo D’Eliso, Renato De Michele, Fausto Russo, Carla Tizzano, Francesca Zurzolo, e Marina Cotrufo tutor d’aula, si è complimentata con gli allievi per i risultati ottenuti durante i tre anni di corso e per la qualità e attualità delle tesi discusse. In esse i neo musicoterapisti hanno approfondito  i concetti basilari della materia, tra i quali la multidisciplinarietà della Musicoterapia, gli ambiti applicativi, i benefici nella terapia contro il dolore sia fisico che psicologico, la varietà e specificità dei mezzi sonori da utilizzare in modo mirato, non ultima la voce, la cui scelta richiede grande competenza affinché si riescano ad ottenere i migliori risultati.

In particolare, Di Pietro ha incentrato la tesi sull’applicazione in ambito scolastico e su come  va raggiunto il più alto grado possibile d’integrazione tra il bambino in difficoltà e il gruppo-classe, attraverso i metodi e gli strumenti musicoterapici appropriati.  Evangelista ha affrontato  l’argomento della Musicoterapia applicata anche a casi di schizofrenia confrontando i vissuti emotivi degli utenti con quelli degli operatori. “Noi siamo creature musicali e costruiamo musica mentalmente, servendoci di molte parti diverse del cervello – ha spiegato – e il mondo intrauterino rappresenta un bagno di suoni costituito da rumori respiratori e intestinali, voci esterne e rumori ambientali, filtrati dal liquido amniotico e scanditi dal pulsare cardiaco”.

Montone, si è soffermata sui vari aspetti e forme del dolore, fisico, morale, somatico, e sugli effetti positivi dell’applicazione musicoterapica, collegandosi anche al parto e al sostegno per la madre e il nascituro, così come all’accompagnamento del paziente in coma, focalizzando alcuni dei ruoli principe della materia. Perrone ha parlato della libertà e accettazione di sé e dell’altro dal punto di vista ontologico, filosofico, etico-morale e spirituale. Ha approfondito il tema della libertà di espressione del paziente e di come questi deve essere accettato incondizionatamente nella seduta: “un buon terapista deve far sì che il paziente arrivi nella sua libertà alla riscoperta di se stesso, al risveglio dell’io, alla consapevolezza di una vita migliore, accettando se stesso e gli altri”.Trepiccione ha costruito la tesi essenzialmente sul suono: “all’origine della sapienza e della cultura di ogni etnia umana, vi è l’elemento suono, che viene prima degli elementi alchemici o fondamentali: acqua, terra, aria, fuoco, spazio”. Vigilante ha presentato il suo “viaggio nel suono creatore e nella voce, raccontato dal punto di vista dello scienziato e del medico, del mistico e del mago/sciamano che raccoglie ricerche, leggende, scoperte ed emozioni ed esplora mente, corpo e spirito dell’uomo e la sua evoluzione”.

Da 22 anni l’Isfom forma musicoterapisti, con grande professionalità e indiscussa competenza. L’istituto è tra i più qualificati in Europa, leader nel Sud Italia. Vi insegnano luminari di fama mondiale, come il padre della Musicoterapia Rolando Benenzon, Helen Odell Miller, ecc.

Il titolo di musicoterapista attualmente può garantire possibilità occupazionali. Infatti, è tra le professioni che registrano una presenza sul mercato del lavoro, anche grazie ai molteplici campi di applicazione. La Musicoterapia è protagonista nella prevenzione, nel sostegno, nella cura di varie patologie; costituisce uno strumento eccellente di supporto durante la gravidanza e il parto; garantisce ottimi risultati in situazioni di stress, difficoltà di socializzazione, problemi della personalità. E’ efficace nella riabilitazione nei casi di ritardo mentale, deficit sensoriali, disturbi relazionali dei minori e neurologici e psichiatrici dell’adulto, autismo, Alzheimer. E’ nota l’applicazione nei casi di coma. Insostituibile accompagnamento nella terapia oncologica, migliora le relazioni interpersonali in famiglia; a scuola tra docenti, tra alunni, tra maestro e allievo; nello sport promuove l’intesa di squadra; sul lavoro stimola progettualità e produzione.

Per informazioni e iscrizioni ai corsi per musicoterapisti, appuntamenti e colloqui gratuiti: tel 0815789330, info@isfom.it.

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