Olimpiadi 2020: Monti non firma e si perde un’occasione

Feb 14th, 2012 | Di cc | Categoria: Sport

Con una decisione che era nell’aria il Governo, nell’ultimo giorno utile, si è rifiutato di firmare la lettera di garanzia richiesta dal Cio per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Il presidente del Consiglio, Mario Monti,  con i soliti modi del professore che sa tutto mentre gli altri sono ignoranti e pasticcioni, ha spiegato che l’esecutivo ha ritenuto, in questa fase di rigore, che sarebbe ”non responsabile assumere questo impegno”. La motivazione ufficiale: i cinque miliardi previsti per le spese potevano, come avvenuto in altre nazioni, lievitare e non era il caso di incidere ulteriormente sulle già asfittiche casse dello Stato. Indubbiamente i guasti prodotti, negli anni passati, da opere previste per grandi eventi, sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare allo Stadio San Paolo, la cui copertura, fatta in occasione degli europei del ‘90, fu solo un grosso affare per qualcuno. Ma, con la scusa che si possono verificare imbrogli e corruttele, non ci si può rifiutare di agire. Sembra, fatte le debite proporzioni, lo stesso discorso relativo al ponte sullo stretto di Messina che non si farà per evitare che si verifichi  l’intromissione della malavita organizzata. Uno stato serio non si nasconde dietro queste considerazioni ma  si impegna a vigilare attentamente con i suoi organi a ciò deputati. Certo, i magistrati dovrebbero indagare con maggiore attenzione, ma, d’altra parte, ora che il loro nemico storico si è messo da parte, potrebbero avere un po’ di tempo in più da dedicare alle cose serie.  La decisione di rinunciare alle Olimpiadi del 2000 non tiene conto anche del fatto che questa volta, per il notevole gruppo di italiani presenti nel CIO, la scelta della capitale sarebbe stata praticamente certa. Non tiene conto anche che, a fronte dei previsti cinque miliardi di spesa, si sarebbero avute infrastrutture che sarebbero restate per sempre nella disponibilità della nazione. Si sarebbe potuto metter mano, per esempio a miglioramenti della rete ferroviaria e stradale, all’  incremento delle aree sportive, alla costruzione di case per gli atleti da  dare poi ai numerosi senza tetto. Non si è tenuto conto inoltre di un fattore importantissimo, quello del turismo. Le Olimpiadi portano un grande movimento di persone che colgono l’occasione per visitare la nazione che ospita i giochi. Se Monti si fosse informato meglio avrebbe saputo, per esempio, che a Londra le strutture alberghiere hanno già quasi raggiunto il top delle prenotazioni ad alcuni mesi dall’inizio delle Olimpiadi. Se si vuole coniugare rigore a sviluppo bisogna tenere conto anche di questi fattori, di come l’indotto può rappresentare un elemento importante per il miglioramento della situazione economica. Ma il professore, abituato a lavorare con i grandi potentati economici, come la Goldmann&Sachs, tutto preso dalla sua ansia di apparire bravo e diligente di fronte alla vera padrona dell’Europa che è la Merkel, a queste cose non pensa. Forse i poteri forti che ne hanno imposto la nomina hanno altri progetti per il futuro. Speriamo almeno che siano progetti che insieme con il proliferare dei loro interessi servano anche a migliorare le condizioni di vita della nostra nazione. Michele Elio Fusco

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