( Michele Elio Fusco )  I morti sono saliti a 19 . Intanto un susseguiri di dichiarazioni e di impegn fa da contraltare alla tragedia. Il problema della  necessità e dell’urgenza di ammodernare il materiale rotabile , senza inseguire solo il confort - tutto da dimostrare - dell’Alta velocità , si accoppia alla scelta dell’Ente Ferrovie di ricorrere a fitti di carri presso società straniere che hanno solo l’obbligo di autocertificare - si, avete capito bene , autocertificare - di aver fatto tutte le verifiche . Il ministro Matteoli ha ribadito l’esigenza di adeguare le norme europee, troppo elastiche , a standard  di nAaggiore sicurezza . Non si sta verificando il classico scaricabarile , anche se protestano i sindacati per le riduzioni di organico che andrebbero a scapito della sicurezza . Ma questo non sembra il caso di Viareggio . I macchinisti erano due , la velocità nella norma , le procedure rispettate . Con correttezza il ministro , nel preannunciare la nomina di una commissione d’inchiesta , ha dichiarato inalterato il rapporto di fiducia del governo con i vertici dell’azienda , vertici che, si badi bene , erano stati nominati dal governo Prodi e per esso dal ministro Di Pietro . E’ quest’ultimo il solito a blaterare ed a sputare sentenze dimenticando di avere suoi uomini alla guida delle Ferrovie . Ma d’altra parte se Di Pietro non facesse cos , come farebbe a stare sempre su tutti i giornali ed i telegiornali ? Quello che noi , da questa sede , sommessamente chiediamo è che si agisca con chiarezza , si prendano d’urgenza , anche a livello europeo , le iniziative anche legislative del cso e non si dimentichi che le condizioni del materiale ferroviario al Sud sono ancora peggiori di quelle che si registrano nell’Italia centro-settentrionale.