Il governo Monti e le emergenze

Feb 9th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica

emergenza-neve.pngFinalmente il presidente del consiglio si è accorto che la nazione vive un grave momento di emergenza per le temperature polari che imperversano particolarmente nel centro sud. Dopo giorni di disagi, di nevicate che hanno bloccato ed isolato interi paesi e tante zone di regioni come l’Abruzzo e le Marche, il presidente Monti si è degnato di ricevere il capo della protezione civile Gabrielli per invitarlo a prendere decisioni straordinarie. Al tempo stesso ha invitato i suoi ministri, tutti impegnati in dichiarazioni che spesso hanno suscitato l’ira o il dileggio del popolo del web, ad essere più operativi e meno teorici. Era ormai l’ora. Non si poteva continuare a vegetare limitandosi a dare tutte le colpe ad Alemanno per i pochi centimetri di neve caduti sulla capitale trascurando o minimizzando  i disagi e le morti in tante altre parti del paese, con conseguenze e danni ben più gravi. Ma, d’altra parte , questo è lo stile del governo in carica. Un governo che anche nel caso del naufragio del Giglio, ha impiegato una intera settimana per  chiedere al solito Gabrielli di prendere le redini dell’intera operazione, dalla ricercare dei superstiti al recupero del carburante. Il Corriere della sera di ieri, che pure non è mai stato tenero nei confronti del governo Berlusconi,, ha ricordato come Bertolaso fosse capace di intervenire immediatamente ed ha fatto l’esempio del territorio dell’Aquila con il capo della protezione civile sul posto dopo poche ore. Intanto, questo sistema di ignavia e di lentezza, sta acuendo i disagi delle popolazioni e dei sindaci, di qualsiasi colore politico, sulle spalle dei quali il problema è caduto senza nessun aiuto da parte di chi avrebbe potuto darlo. Un’ultima notazione: come mai dei grossi disagi di Torino, con stazioni della metropolitana chiuse o inagibili, nessuno parla? Forse perché il sindaco non si chiama Alemanno, del PDL, ma Fassino, del PD? (Michele Elio Fusco)

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