Ensemble Contemporaneo al Circolo Unione Pagani

Feb 7th, 2012 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani

Martedì 14 Febbraio 2012 alle ore 20.00 presso il Circolo Unione Pagani (Sa) in via Ferrante 8 si terrà il concerto Preludi e Arie d’amore della III Stagione Concertistica “Città di Pagani” organizzata dall’ Ass.ni Ensemble Contemporaneo e il Medioevo nonché dal Circolo Unione di Pagani (Sa) con il patrocinio del Comune, della Provincia di Salerno e della Regione Campania. Il concerto vedrà impegnati il Coro COLLEGIUM VOCALE SALERNITANO e l’Orchestra Sinfonica ENSEMBLE CONTEMPORANEO diretti dal Maestro Giulio Marazia, con la partecipazione solistica del soprano ANTONELLA DE CHIARA, del mezzosoprano GIUSY LUANA LOMBARDI e ADELE STANZIONE, del tenore ACHILLE DEL GIUDICE e del baritono BIAGIO PIZZUTI.

In programma musiche di

G. Donizetti, A. Dvorak, G. Puccini e G. Gershwin

Per prenotazioni e info

Circolo Unione tel. 081915111

Segreteria Ensemble Contemporaneo tel. 3493925763

 

Concerto totalmente vocale in onore di S. Valentino e della festa degli innamorati caratterizzato totalmente da preludi e arie che hanno come tema centrale l’amore. Punto centrale l’amore delle eroine pucciniane. Giacomo Puccini con Manon Lescaut inaugura la stagione del personaggio femminile che caratterizzerà le opere successive, quella che Puccini stesso definisce la “piccola donna  innamorata” e che incarna anche la figura  dell’eroina destinata alla sofferenza. Manon è la prima affermazione di Puccini come operista e la sua protagonista la prima di quelle gentili e dolorose eroine pucciniane destinate a così grande popolarità. Il soggetto è dell’abate Prèvost che con questo romanzo divenne famoso in tutto il mondo, ancor più che appena pubblicato fu subito vietato, ottenendo così maggior popolarità. È una scandalosa storia d’amore tra due giovani (Manon e Des Grieux) che, sfidando le convenzioni sociali e abbandonandosi ai sentimenti, vivono secondo i propri ideali ma la conclusione è tragica con Manon che sfinita dalle sofferenze, morente, spira tra le braccia di Des Grieux rievocando il loro dolce e tragico amore. Con questo dramma lirico Puccini individua i fondamentali caratteri psicologici e stilistici del suo teatro, che troveranno piena attuazione nella Bohème. In Bohème , opera in quattro atti su libretto di Illica-Giocosa, protagonista è l’amore tra Mimì e Rodolfo che dopo tante peripezie finisce anche qui tragicamente con la morte del personaggio femminile. Dopo i due successi di Manon e di Bohème Giulio Ricordi sollecita Puccini alla stesura di Tosca. È un grande momento di svolta per la sua carriera. Infatti Tosca rivela come Puccini smetta di essere un grande operista che innova nel solco della  tradizione per proporre invece una visione, una concezione completamente nuova e moderna dell’opera lirica. In particolare, Puccini punta a coinvolgere ancora di più dal punto di vista emotivo il pubblico con grandi effetti: la ricerca di sonorità più potenti, di una vocalità molto d’effetto e di sceneggiature più incalzanti, più ritmate e più dense di quelle a cui Verdi aveva abituato il pubblico. Breve incursione nell’Elisir d’amore dove mentre i mietitori stanno riposando all’ombra, la loro fittavola Adina legge in disparte un libro che narra la storia di Tristano e Isotta. Intanto, il contadino povero Nemorino la osserva ed esprime per lei tutto il suo amore e la sua ammirazione, dolendosi della propria incapacità di conquistarla (Quanto è bella, quanto è cara). I contadini chiedono ad Adina di leggere ad alta voce e lei riferisce la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltà (Della crudele Isotta). Mentre Nemorino sogna di trovare questo magico elisir, arriva al paese il sergente Belcore con lo scopo di arruolare nuove leve. Egli corteggia Adina e le propone di sposarlo (Come Paride vezzoso), ma la bella fittaiuola risponde di volerci pensare un po’. Completano il programma la canzone alla Luna tratta dalla Rusalka, autentica preghiera d’amore e due arie famose tratte dalla celeberrima opera americana di Gershwin Porgy and Bess.

 

 

Il direttore artistico

Giulio Marazia

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