Tangenziale. Nel 2011 quattro milioni di transiti in meno. Aumenterà ancora il pedaggio? Sarebbe ingiusto!

Feb 6th, 2012 | Di cc | Categoria: Sindacato

La Tangenziale di Napoli per la prima volta registra un significativo calo di transiti. Quattro milioni nel corso del 2011 sono veramente tanti e non possono che rappresentare un dato di svolta.

Questo dato necessita un approfondimento per capire quali cambiamenti stanno avvenendo sul territorio ed a cosa potremmo andare incontro.

Indubbiamente un effetto l’hanno prodotto le strade alternative alla Tangenziale e le modalità di trasporto, in primis, la metro. Ma a mio parere un ruolo non meno importante lo stanno svolgendo i continui aumenti del pedaggio ed i costi connessi all’uso del mezzo privato.

Certo è che se il calo di transiti in Tangenziale dovesse continuare in modo così corposo si correrà il rischio di avere aumenti di pedaggio correlati al fenomeno, in quanto meno transiti significa meno introiti con conseguente aggiornamento del piano finanziario su cui si basa la concessione rinnovata fino al 2037. In altre parole avremo pedaggi sempre più onerosi con standard di servizi sempre uguali ed i napoletani, che in quarant’anni hanno pagato forse non una ma dieci Tangenziale, continueranno a pagare il pedaggio per la gestione.

L’unica fase in cui (più  di un decennio) il pedaggio è andato parzialmente a carico dell’Anas e perciò dello Stato è accaduto quando  - all’inizio degli anni ottanta - a seguito della protesta dei cittadini e dello stesso comune di Napoli che fece sentire chiara e forte la sua voce di protesta, per evidenziare l’importanza della Tangenziale per Napoli ed il suo hinterland quale infrastruttura da disporre come un bene comune e non solo a fronte di un pedaggio compensativo di tutti i costi. Anche perché in varie città italiane le stesse infrastrutture non sono totalmente a carico di chi le percorre.

Ed è per questo che necessita un serio e profondo confronto per individuare scelte che evitino ai Napoletani di sobbarcarsi di un peso economico per almeno altri venticinque anni -se non  di più- solo perché non possono fare a meno di percorrerla. Tutto ciò mi sembra veramente ingiusto quanto insopportabile per tantissimi napoletani già tanto vessati.

Per evitare ciò va aperto un confronto con l’Anas che veda protagonista il comune di Napoli (in difesa dei napoletani), in modo da rivedere la concessione individuando un modello di gestione basato sul concetto di forti economie e senza roboanti proposte di progetti facendo pagare la nota spesa a chi percorre l’autostrada cittadina.

Al momento, un segnale di volontà a fare qualcosa potrebbe essere rappresentato dall’applicazione di un pedaggio differenziato, così come è stato fatto per la Napoli - Salerno che, incomincerebbe a fare giustizia tra chi paga 90 centesimi per percorrere 500 m. di Tangenziale e chi paga lo stesso pedaggio per 20 km. Cosa veramente ingiusta. Ad onor del vero a chiederne l’applicazione gia ci ha pensato l’on. Vaccaro che insieme ad altri colleghi salernitani Annunziata prima e Iannuzzi dopo, sono riusciti ad averla vinta sulla Napoli - Salerno; anche se una iniqua applicazione iniziale ha portato nelle tasche di Autostrade Meridionali (concessionaria della Napoli - Salerno) alcuni milioni di euro in più che, mi riesce difficile pensare come e quando saranno restituiti a chi li ha pagati per tutto il 2011.

Gennaro Guida

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