La Parola di Dio

Feb 2nd, 2012 | Di cc | Categoria: Religione

Venerdì
S. Biagio
IV tempo ordinario (B) - IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Gli uomini giusti e santi, come Giovanni Battista, non sono comodi.
Essi disturbano e alcuni, come Erodiade, sarebbero ben lieti di farli sparire. L’autentica santità ha sempre qualcosa di rivoluzionario. Tu, o Signore, tu ci hai comandato di essere santi come il Padre celeste è santo (Mt 5,48). E la tua Chiesa, attraverso il Concilio Vaticano II, ci ha ricordato la necessità che ogni cristiano sia un santo. Cioè una persona che si lascia abitare da te. Concedi, o Signore, che oggi io faccia un nuovo passo sul cammino della santità.

ANTIFONA D’INGRESSO
Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici da tutti i popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode. (Sal 106,47)

COLLETTA
Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te…

PRIMA LETTURA (Sir 47,2-11 )
Davide cantò inni al Signore con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato.
Dal libro del Siracide
Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso, così Davide fu scelto tra i figli d’Israele.
Egli scherzò con leoni come con capretti, con gli orsi come con agnelli.
Nella sua giovinezza non ha forse ucciso il gigante e cancellato l’ignominia dal popolo, alzando la mano con la pietra nella fionda e abbattendo la tracotanza di Golìa?
Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo, che concesse alla sua destra la forza di eliminare un potente guerriero e innalzare la potenza del suo popolo.
Così lo esaltarono per i suoi diecimila, lo lodarono nelle benedizioni del Signore offrendogli un diadema di gloria.
Egli infatti sterminò i nemici all’intorno e annientò i Filistei, suoi avversari; distrusse la loro potenza fino ad oggi.
In ogni sua opera celebrò il Santo, l’Altissimo, con parole di lode; cantò inni a lui con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato.
Introdusse musici davanti all’altare e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Conferì splendore alle feste, abbellì i giorni festivi fino alla perfezione, facendo lodare il nome santo del Signore ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
Il Signore perdonò i suoi peccati, innalzò la sua potenza per sempre, gli concesse un’alleanza regale e un trono di gloria in Israele.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 17)
R. Sia esaltato il Dio della mia salvezza.
La via di Dio è perfetta,
la parola del Signore è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia. R.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
e canterò inni al tuo nome. R.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Lc 8,15)
R. Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 6,14-29)
Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: ?Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi?. Altri invece dicevano: ?È Elìa?. Altri ancora dicevano: ?È un profeta, come uno dei profeti?. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: ?Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!?.
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: ?Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello?. Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla:?Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò?. E le giurò più volte: ?Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno?. Ella uscì e disse alla madre: ?Che cosa devo chiedere??. Quella rispose: ?La testa di Giovanni il Battista?. E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: ?Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista?. Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore.

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