Incontro dibattito e presentazione del libro: “Il cancro sociale: la camorra” di don Luigi Merola.
Gen 31st, 2012 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura
Venerdì 3 febbraio, alle ore 17,30, nell’aula magna dell’Isis “Tassinari” in via Fasano, 13 a Pozzuoli (Na), si terrà l’incontro-dibattito e la presentazione del libro “Il cancro sociale: la camorra. La storia di un prete che non ha mollato” (Guida editore). L’autore, don Luigi Merola, è un sacerdote impegnato nella lotta alla criminalità organizzata a Napoli. Introduce il professor Dario Sessa, dirigente scolastico. Modera Nello Mazzone, giornalista.
Nel corso dell’iniziativa i ragazzi dell’istituto puteolano porranno domande all’autore.
L’incontro è organizzato dall’associazione “L’amico del Cuore” e dall’associazione “Dialogos – per la comunicazione sociale”.
Don Luigi Merola nasce a Villaricca in provincia di Napoli, il 14 dicembre 1972. Laureato (1996) e Specializzato (1999) in Teologia Spirituale presso la facoltà Teologica dell’Italia meridionale “San Luigi”.
Don Merola è ordinato sacerdote nella Chiesa Cattedrale di Napoli il 22 giugno del 1997. Il 1 ottobre 2000 diventa parroco di San Giorgio, parrocchia del quartiere napoletano di Forcellla. Nel 2003, inoltre, don Luigi fa smantellare tutte le telecamere nel quartiere che erano state messe dai clan della camorra e consegna al questore una videocassetta per documentare lo spaccio di droga nel quartiere. Questi sono solo alcuni degli atti che danno inizio al calvario di don Luigi. Infatti, sempre nello stesso anno, viene intercettata la frase di un camorrista: «Lo ammazzerò sull’altare». E’ proprio tale frase che segna l’inizio della vita blindata del parroco. Nel 2004 infatti gli viene assegnata la scorta che don Luigi Merola ama definire «i miei angeli terreni». Descrive la situazione in un libro, Forcella tra inclusione ed esclusione sociale . Il 24 giugno del 2007 celebra la sua ultima messa a Forcella e lascia il quartiere. Il suo periodo di permanenza a Forcella è stato segnato dal tragico evento dell’uccisione, avvenuta il 27 marzo 2004, di una ragazza di 14 anni, Annalisa Durante, trovatasi per caso a passare nel luogo dove era in atto un agguato camorristico e raggiunta dai colpi. Ignorando gli inviti a mantenere un profilo basso, don Merola nell’omelia del funerale ha attaccato duramente la camorra. Successivamente è stata aperta una scuola che tuttora porta il nome di questa ragazza. Inoltre don Luigi ha promosso una ludoteca “Ferrara-Cannavaro” e con Fabrizio Frizzi ed Elsa Di Gati ha inaugurato un teatro col nome “I fratelli Taranto”.
Il 14 dicembre 2007 nasce la fondazione «’A voce d’e creature», nel quartiere Arenaccia, in Via Piazzolla al Trivio con la quale don Merola recupera i ragazzi a rischio e in particolare per quelli che si sono allontanati dalla scuola. La frequentano in ottanta, tra i sei e i quindici anni, altri quaranta sono nella sezione distaccata tra Pompei e Castellammare; fanno lezioni di recupero, partecipano ai laboratori musicali e teatrali, seguono corsi di formazione e lavoro.
Lasciato il posto «in trincea» nel quartiere Forcella, nel 2007 riceve la nomina di dirigente dell’Ufficio III della Direzione per lo studente presso il MIUR. Col nuovo ministro Gelmini diventa promotore di legalità presso la sua Segreteria fino al 31 dicembre 2008. Dal 1 gennaio 2009 al 26 maggio 2010 ricopre l’incarico di studio sul fenomeno dell’abbandono scolastico e del nuovo insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”. Il 23 marzo 2010 viene nominato consulente a titolo gratuito della commissione parlamentare antimafia. Per questo è stato definito “parroco anticamorra”, definizione che però egli non è solito attribuirsi. La “missione” in 956 istituzioni scolastiche è terminata il 26 maggio 2010. Tuttavia don Luigi continua a promuovere la legalità come Presidente della Fondazione e come consulente della Commissione Antimafia.
Dal 1 settembre 2010 don Luigi Merola è parroco della chiesa di San Borromeo alle Brecce e cappellano della stazione ferroviaria di Napoli Centrale.
Ha pubblicato il 1 aprile 2011 il II libro dal titolo: “Il cancro sociale: la Camorra” edito da Guida Editore. In questa sua ultima opera racconta la sua storia dalla vocazione al suo impegno sociale intervallata dalla storia di ragazzi che hanno lasciato il “sistema” per una vita nuova. E’ stato insignito del Premio Internazione Bonifacio VIII il 25 novembre 2011.
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