La cooperazione internazionale per la rivoluzione culturale
Gen 26th, 2012 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
In un momento storico in cui il governo Monti si allinea al processo d’umiliazione della cooperazione internazionale, tagliando i fondi e mettendo in difficoltà tante ONG a condurre i propri progetti, Reach Italia Onlus propone un blocco unico per la rivoluzione culturale tramite il nostro operato. E’ necessario compiere un’operazione di verità al cospetto di un Governo che ha impreziosito la propria immagine con il ministro alla cooperazione internazionale, ma poi ha tolto i fondi alle ONG, dirottando in maniera diversa rispetto agli usi previsti dalla legge 222/85
La cooperazione internazionale ridisegna i parametri dei rapporti internazionali, mette al centro le esigenze umane piuttosto che lo spread, i debiti e crediti di Stato, la Borsa e gli interessi di banche e multinazionali. La crisi economica è ormai un fattore strutturale che ha mandato in frantumi anche un modello culturale che propone l’accumulazione quantitativa e non il benessere sociale come “stella polare” da seguire, insegna a vincere sotto il profilo della competitività ma mai a cercare di comprendere come far crescere chi è più in difficoltà perché non ha la possibilità di garantirsi i diritti essenziali a causa dell’operato di multinazionali che saccheggiano le risorse a disposizione dei popoli dell’Africa. Molto spesso ciò avviene anche attraverso guerre e crudeli violenze. I “cooperanti”, invece, lavorano per dare alle persone ciò che sembra scontato ma non lo è: terra, acqua, garanzie sanitarie ed integrazione alimentare. Reach Italia ha inviato quest’appello a tutte le ONG italiane più rappresentative perché è sempre più necessario un blocco unico perché la cooperazione internazionale è la “stella polare” di una rivoluzione culturale necessaria per ridare linfa ad un mondo in piena crisi.