ALLARME CGIL: IN UN ANNO PERSI 3.000 POSTI DI LAVORO NELL’EDILIZIA
Gen 25th, 2012 | Di cc | Categoria: Sindacato“Il Settore delle costruzioni a Napoli sta vivendo in pieno la crisi economica in atto. Lo attestano gli ultimi dati della Cassa Edile della provincia di Napoli. A Settembre 2010 erano stati dichiarati in cassa edile 18.036 lavoratori per un totale di ore lavorate di 1.949.566, a Novembre 2011 sono stati denunciati 15.856 operai per 1.821.994, in un anno si sono persi circa 3.000 posti di lavoro e 127.572 ore, il trend negativo continua anche nel 2012. A rischio ci sono circa 5.000 posti di lavoro”. E’ questo l’allarme lanciato dal Segretario Generale Fillea-CGIL Napoli , Ciro Nappo, che in un documento sullo stato di crisi dell’edilizia a Napoli e provincia ha messo nero su bianco le richieste del sindacato e le proposte lanciate a costruttori e istituzioni. La Fillea-CGIL – aggiunge Nappo - chiede regole chiare e formula delle proposte per il sostegno e il rilancio dell’Industria delle costruzioni nella Provincia di Napoli, ritenendo il settore delle costruzioni, il più importante settore dell’economia locale. I problemi e i nodi da sciogliere sono molti: èochi appalti, questo fenomeno produce un quadro concorrenziale anomalo ed esasperato; lentezza e confusione nelle procedure burocratiche, che comportano soprattutto
insostenibili ritardi nei pagamenti per lavori eseguiti che si riflettono anche sui lavoratori e le loro famiglie. Farraginose procedure nel sistema degli appalti pubblici e in quello dell’ edilizia privata che, dopo aver fatto chiudere moltissime imprese e causato la perdita di migliaia di posti di lavoro, minacciano la sopravvivenza di quelle
imprese ancora sane che in questa fase, devono essere sostenute, per
rilanciare l’economia locale ed evitare un ulteriore incremento del numero di disoccupati nella Provincia di Napoli.
La crisi economica che, soprattutto nel nostro territorio ha generato
ripercussioni negative in tutta la filiera delle costruzioni, impone
ancor di più la necessità di prendere decisioni importanti ed urgenti per il rilancio del comparto e la riaffermazione dei criteri di efficienza, qualità, sicurezza e legalità.
Tutto questo presuppone un alto livello di partecipazione, responsabilità e vigilanza da parte del sistema delle Imprese e del Sindacato, ma anche e soprattutto da parte di tutti gli Enti appaltanti e le Amministrazioni interessate. Alle istituzioni la Fillea-CGIL si rivolge, perché si attivino con la massima urgenza per affrontare e risolvere la crisi del settore. Ecco le proposte per il rilancio dell’economia del comparto delle costruzioni, e pertanto dell’
intera economia locale, è indispensabile che ciascuno svolga la parte
di propria competenza. SONO NECESSARI E URGENTI:
Un programma di opere immediatamente cantierabili, che offra garanzie e certezza di disponibilità delle risorse finanziarie. A tal fine si chiedono alla Regione Campania misure urgenti in materia di lavori pubblici: accelerazioni dei tempi di realizzazione delle opere, sostegno al reddito dei lavoratori e sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di favorire il rilancio del settore delle costruzioni e del suo indotto. Un decisivo intervento di contrasto agli effetti distorsivi del Patto di Stabilità degli Enti locali ed, in particolare, ai ritardati pagamenti alle imprese, a fronte di garantirne la sopravvivenza.
Un concreto impegno delle Amministrazioni locali per accelerare l’avvio dei cantieri e la realizzazione delle infrastrutture programmate nei piani Triennali; Una rapida conclusione delle procedure di approvazione dei Piani Urbanistici Comunali, indispensabili strumenti di pianificazione territoriale e programmazione delle attività imprenditoriali; Un impegno da parte delle Amministrazioni locali a limitare l’adozione del massimo ribasso per l’aggiudicazione delle gare, preferendo l’applicazione dell’ offerta più vantaggiosa negli appalti che presuppongono margini di miglioramento qualitativo; Maggiore rigore e controllo da parte degli Enti Appaltanti sull’applicazione del subappalto con particolare riferimento alle gare con ribassi eccessivi ed aggiudicate ad imprese non napoletane, prive di alcuna struttura per l’ esecuzione dei lavori sul territorio; Maggiori controlli sulla sicurezza nei cantieri anche attraverso il sistema degli Enti bilaterali; Per uscire dalla crisi e per il rilancio del settore è necessario oggi uno sforzo senz’altro maggiore di quello che sarebbe stato sufficiente porre in campo negli anni scorsi. Chiediamo pertanto che gli enti locali e le autorità di governo
coinvolte nella gestione di una tale emergenza, ed in particolare la Regione Campania, convochino al più presto gli stati generali dell’edilizia coinvolgendo tutti gli operatori e protagonisti del settore per la pianificazione di una comune strategia d’intervento, in modo che si possa dare celerità e concretezza alla cantierabilità del maggior numero delle opere programmate e finanziabili.ti starai chiedendo, non c’era un metodo più semplice?