I controlli della Forestale e tutela della doc Valpolicella
Gen 25th, 2012 | Di cc | Categoria: AmbienteLa tutela della denominazione e l’equilibrato rapporto fra domanda e offerta passano necessariamente attraverso la qualità del prodotto e i suoi controlli.
Un principio questo che da alcuni anni fortifica la collaborazione fra Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, il Corpo Forestale dello Stato e Siquria srl nel seguire passo dopo passo le fasi salienti della vendemmia e che anche per il 2011 ha assicurato un’attenzione costante sulla produzione dei grandi rossi veronesi, primo fra tutti l’Amarone della Valpolicella.
Da settembre a dicembre si sono avvicendati controlli su strada, controlli nei fruttai dove si conservano le uve destinate all’Amarone della Valpolicella e al Recioto, controlli in cantina durante la vinificazione delle uve. Tre nuclei operativi della Forestale (Boscochiesanuova, Tregnago e quello speciale di Caprino) hanno effettuato ispezioni e verifiche su di un centinaio di mezzi, sull’uva fresca e in appassimento.
“Il supporto che ogni anno il Consorzio chiede al Corpo Forestale ha una duplice valenza”, spiega Emilio Pedron, Presidente del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella. “Se, da un lato, l’esperienza dei nuclei speciali coadiuva la professionalità del personale ispettivo di Siquria srl, dall’altro, i controlli nel corso della campagna vendemmiale sono funzionali alle scelte fatte in questi ultimi anni della denominazione, come la riduzione delle rese in appassimento e il blocco dei nuovi impianti, volti ad assicurare qualità e quantità della produzione”.
La tutela della denominazione è un tema caro al Consorzio, che verrà richiamato dal Presidente anche ad Anteprima Amarone e che si sviluppa attraverso strade e collaborazioni con enti diversi.
Nella fase di commercializzazione la protezione dei marchi collettivi “Amarone della Valpolicella”, “Recioto della Valpolicella” e “Valpolicella Ripasso” è assicurato dalla registrazione degli stessi in mercati Extra UE (tra i quali Argentina, Canada, Australia, Singapore, USA) a cura della Camera di Commercio di Verona. “Ciò ha permesso, negli ultimi quattro anni - spiega Pedron -, di chiudere a nostro favore 20 contenziosi riguardanti la registrazione di marchi confusori”. Il costo per la registrazione e la protezione dei marchi è ammontato, nello stesso periodo, a oltre ? 200.000.
Grazie al supporto di Siquria, ente di certificazione sulla tracciabilità del vino, invece, l’applicazione della fascetta di Stato sulle bottiglie di Amarone, Recioto e di Ripasso dovrebbe aiutare il consumatore a distinguere all’atto dell’acquisto l’originalità del vino, mentre la denominazione trova in essa un elemento essenziale per mantenere l’equilibrio di mercato fra domanda ed offerta grazie ad un monitoraggio puntuale della produzione.