37° sagra della polenta a Villa Santo Stefano. Quando la tradizione intreccia la leggenda

Gen 17th, 2012 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Era il 1643 quando per la prima volta a Villa Santo Stefano in Ciociaria, per l’occasione della festa rivolta a San Sebastiano, prese il via l’antico rito dedicato allo “Sfamo del popolo” destinato all’offerta di un piatto caldo di polenta alla popolazione. Questa manifestazione rappresenta ancora oggi come ieri un momento di aggregazione e riscoperta delle proprie tradizioni e della buona cucina per la comunità “ Santostefanese “.

La tradizionale Sagra della Polenta, giunta alla 37° edizione, apre come sempre l’anno “festarolo” della proloco. Così il 22 gennaio tutti in piazza per assaporare un piatto che rappresenta la storia del paese fin dalle 8 del mattino quando verranno accesi i fuochi tradizionali per la cottura. La polenta è il cibo contadino per eccellenza, ha nutrito le generazioni passate fino a tempi non molto lontani, costituiva la dieta principale degli abitanti del paese, semplice e veloce da preparare non richiedeva particolari ingredienti ma solo farina di granturco e raramente era condita con sugo di carne, salsicce o verdure. La preparazione necessita di una tecnica affinata, unita a tempi piuttosto lunghi. Così il “mastro polentaio” che lavorerà per la sagra sarà inflessibile nel concede anche solo una porzione del suo “tesoro biondo” che on abbia almeno due ore di bollitura.

Chi era San Sebastiano che ha dato origine alla festa? Confusa tra storia e leggenda , ama anche per questo affascinati i fatti che riguardano questo santo originario di Narbona, tribuno delle guardie pretoriane, subì il martirio a colpi di freccia, durante la persecuzione di Diocleziano (304). S; sopravvissuto e curato dalla matrona romana Irene, fu nuovamente arrestato e morì flagellato. Il suo corpo si conserva a Roma in una delle sette basiliche minori, a lui dedicata. Nella Deposito Martyrum è commemorato il 20 gennaio, giorno conservato pure nel nuovo calendario liturgico.

Chi vuol dedicare un po’ di tempo alla scoperta della cittadina dell’entroterra ciociaro può visitare la Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo (Chiesa Parrocchiale a tre navate in stile barocco romano del 700), la Chiesa della Madonna dello Spirito Santo (del 1721), il massiccio torrione circolante del XIII secolo detto Torre di Re Metabo e il monumento ai caduti con lo splendido panorama che si affaccia sulla Valle dell’Amaseno

La 37° Sagra della polenta di Villa Santo Stefano è stata realizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio e della Banca di Credito Cooperativo di Anagni.

Programma della manifestazione

ore 8,30 accensione tradizionali fuochi per la cottura della polenta

ore 9,30 preparazione del sugo da parte delle massaie

ore 9,30 inizio cottura della polenta sotto la guida del mastro polentaio

ore 10,00 sfilata per le vie e piazze del gruppo folkloristico “cultura e tradizioni ciociare citta’ di ferentino”

ore 10,30 conferenza su ” La polenta dall’antica roma ai nostri giorni

ore 12,30 inizio distribuzione della polenta con salsicce, contorno salsiccia alla brace e pane condito con il nuovo olio extra vergine di oliva santostefanese, acqua e vino il tutto fino ad esaurimento pasti.

ore 13,00- 14,00 spettacolo musicale con il gruppo folkloristico “cultura e tradizioni ciociare citta’ di Ferentino”

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