Liberi taxi e liberi notai non rimettono in moto la ripresa
Gen 10th, 2012 | Di cc | Categoria: Politica
Il massimo toccato proprio in queste ore dai depositi delle banche europee nei forzieri della loro Banca Centrale conferma un dato inquietante. Non si fanno investimenti.
E senza investimenti nessuna economia può ripartire, progredire, creare nuove occasioni di sviluppo e nuovi posti di lavoro. Per cui tutti applaudono alla sobrietà e al rigore dei governanti tedeschi, ma e’ forse venuto il momento di cambiare rotta alla nave dell’Unione Europea costretta a navigare nelle acque agitate della speculazione internazionale.
E il Governo italiano dei tecnici e dei professori dovrà tenere conto di questa più che urgente necessita’ di sviluppo.
Il quinto Paese industriale del mondo non può infatti restare immobile di fronte alla ripresa degli Stati Uniti che hanno visto già aumentare i posti di lavoro, della Cina, dell’India e del Brasile che continuano a tirare in maniera impetuosa. E non potranno certo bastare le liberalizzazioni dei tassisti o di qualche ordine professionale per quanto importante a rimettere in moto un’economia spaventata dagli aumenti a raffica delle imposte e dai tagli dei consumi.
Avrebbe detto, qualcuno, che ci può tirare fuori dalla profondità della crisi soltanto una iniezione di fiducia…e’ vero più che mai. Ecco perché le misure che saranno varate dal Governo dei tecnici diventano la cartina di tornasole per valutare se l’Italia e’ davvero in grado di rimettersi in cammino come sa e come merita