Coppa Italia: Debutta Vargas e la Roma gioca con la Fiorentina….CESENA E BOLOGNA DA KO
Gen 9th, 2012 | Di cc | Categoria: Sport
La Lotteria Italia ha celebrato i suoi fasti canori, campanilistici e……..milionari, attraverso la Prova del Cuoco di Antonella Clerici. A Napoli il primo premio: 5 milioni di euro e una gran fetta del suo successo. Napoli ha prevalso grazie ad una ricevitoria di via del Cassano, a Secondigliano. Il Sindaco De Magistris ha elevato a suo personale paradigma il Napoli.
Nella stessa giornata, riempita dalle garrule grida dei bimbi felici, allo Sport Village di un ex calciatore del Napoli, Giacomo Tedesco, le truppe napoletane preparavano lo sbarco al Barbera, in casa di Cumpare Turiddu, il derby del Regno delle due Sicilie.
Le vicende della vita e dello sport s’intersecano e riempiono l’ultima fredda giornata festiva napoletana.
Al nord giocano. Il gelo inceppa in questi mesi il campionato. Abete e Beretta ancora non concordano sulla sospensione invernale, come da anni suggerisce Zeman. L’industria del calcio non ammette ritardi. Sorprende come Mario Draghi ancora non abbia affrontato l’argomento che ormai compete anche lui. L’euro.
Un risultato rimbalza a Napoli: è quello che riguarda il Palermo. Battuto dal Napoli domenica, la botta sembrò a tutti giustificata dalla pochezza dei palermitani, appunto. Qualcuno, solitamente inglese………lasciò capire che più che di merito di Inler e dei suoi bisognava forse parlare di demerito palermitano. Naturalmente messe così le cose la realtà subisce brusche deformazioni. I nostri meridionali vengono rimpiccioliti fino a essere ritenuti trascurabili, come più non sono;
Condizionati da questi complessi si insiste in un autolesionismo che almeno le generazioni più moderne respingono.
Questo giornale, almeno, ha però il dovere di chiarire ed esaltare la prova di due ragazzi del Sud.
Strepitosa a Palermo la prestazione di Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica.
Comunque il Napoli è meravigliosamente in sella. Domenica scorsa a Palermo ha ottenuto quel che il Corriere del Pallone si augurava. Tre punti.
E i campionati spesso si vincono non concedendo niente allo spettacolo, qualche volta non giocando palla, sempre tenendo presente le marcature, mossa fondamentale del calcio.
L’estetica non è prerogativa maschile ma femminile. Questo vorrei ricordare a Inler e ai suoi. Tra i quali è certamente Marek Hamsik. Qualcuno lo ha paragonato a Kakà. Altri di abatino. Ricordiamo a Hamsik l’importanza del nerbo e della grinta. Ricordiamo ad Hamsik l’esempio di Inler, il vero uomo – guida di questo Napoli.
Guardiamo al futuro. Come sempre è denso di imprevisti.
Questo campionato è senza respiro. Il Milan, trionfatore grazie ad un generoso rigore di Rizzoli e al suo Ibra, sull’Atalanta, potrebbe, senza soverchio sforzo, essere fermato dall’Inter. La Juve, sarà impegnata allo stremo da un meraviglioso Cagliari. Cellino e Ballardini continuano a sostenersi a furor di Naingollan, Conti, Biondini, Ibarbo e Cossu. Loro, i calciatori in maglia rossoblu, si sostengono a furor di Cellino.
In realtà si tratta di una forza che scaturisce da due autentiche debolezze.
E a Napoli arriva, in Coppa Italia, giovedì, il Cesena mentre in campionato, lunedì 16, alle 20,45, il Bologna.
Il Bologna sta tentando disperatamente di trovare un suo equilibrio, sul piano economico e societario e su quello tecnico. I Menarini hanno lasciato sia la gloriosa società felsinea che il progetto “Cittadella del Benessere – Ovulo Commerciale” di fianco all’Aeroporto di Capodichino.
Il suo allenatore Pioli si è fatto preannunziare a Napoli da due dichiarazioni: la prima riguarda la impostazione della partita. “Mi auguro che il Napoli ci aggredisca”. La seconda è politica: “Mi farebbe piacere che il Napoli vincesse lo scudetto”.
Pioli è un allenatore compito. La sua squadra si regge sulla vena di Di Vaio e sulle parate di Gillet. Certo non sta deludendo. Battendo il Catania ha dimostrato di essere al meglio e mettendo in evidenza due ottimi calciatori quali Perez e Ramirez e due napoletani come Portanova e Vitale.
Queste due partite serviranno a De Laurentiis, Mazzarri e Bigon per continuare le trattative con il Cesena per Candreva (la cui metà è dell’Udinese) e con il Bologna per Mudingayi.
Il Napoli non ha problemi di formazione: con il Cesena attuerà al massimo il turn over mentre con il Bologna giocherà con la sua formazione migliore, al gran completo. Dovrebbe anche ritornare Lavezzi che sembra morso da una tarantola.
Augurabile, visto i tempi che corrono, che altre botte non se ne debbano ascoltare giovedì e domenica al San Paolo. Tosel sembra avere ingaggiato una battaglia personale contro i tric trac, che sono merce natalizia, vecchio amico. Quindi da considerare.
Fratelli, siamo, già in ritardo in classifica e dobbiamo recuperare. Capodanno è passato. Pure le feste. Sia l’applauso affettuoso e riconoscente al goleador della giornata il solo boato di Napoli – Cesena e Napoli – Bologna.
Nando Troise
Così in campo
Con il Cesena:
Rosati, Fernandez, Britos, Fideleff, Zuniga, Dzemaili, Donadel, Dossena, Santana, Vargas, Mascara.
Cesena: Antonioli, Comotto, Von Bergen, Rossi; Ceccarelli, Colucci, Parolo, Candreva; Mutu, Bogdani, Eder.
Con il Bologna
De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Zuniga, Lavezzi, Cavani, Hamsik.
Bologna: Gillet, Raggi, Portanova, Cherubin, Morleo; Perez, Mudingayi, Diamanti; Ramirez, Di Vaio, Acquafresca.