L’Europa non cresce

Set 14th, 2008 | Di cc | Categoria: Esteri

 

Il nostro inviato a BRUXELLES.Il commissario Ue Joaquin Almunia, il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, quello della Bce Jean-Claude Trichet, hanno preso atto che, da un anno all’altro le attese di crescita nella zona euro si sono letteralmente dimezzate: dal 2,6% del 2007 oggi si spera di arrivare all’1,3% per il 2008, quando ancora in aprile si inseguiva l’1,7. L’inflazione annua corre al 3,6% quando in aprile era attesa al 3,1. «Un anno di turbolenze sui mercati finanziari, il raddoppio dei prezzi del petrolio, la correzione su alcuni mercati immobiliari hanno avuto un impatto sull’economia» ha detto Almunia presentando le sue previsioni.
Davanti all’Europarlamento Juncker ha evocato senza mezzi termini «il rischio di recessione tecnica
due trimestri consecutivi di contrazione del Pil, ndr)». In ogni caso la Germania già si trova in recessione tecnica, Spagna e Gran Bretagna ci andranno nel secondo semestre. Pur parlando di «una fase di depressione con un terzo trimestre che si annuncia debole» e di «rischi ancora orientati al rialzo» per l’inflazione, Trichet ha sottolineato che la ripresa economica dovrebbe tornare ad affacciarsi «nel corso del 2009».
Come la Francia, l’Italia sfugge ai due trimestri negativi. Però registra il peggior tasso di crescita dell’area, decisamente lontano dal valore medio. Quasi nullo, il suo dato, con lo 0,1% per il 2008 contro lo 0,5 che Bruxelles ancora prevedeva in aprile e contro l’1,5% messo a segno nel 2007. Peggiora anche l’inflazione, che nelle attese sale dal 3 al 3,7%, ma in questo caso è in linea con la media. Solo in Germania su base annua la crescita tiene all’1,8% senza variazioni. In Francia cala dall’1,6 all’1, in Spagna dal 2,2 all’1,4, in Gran Bretagna dall’1,7 all’1,1.

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