Berlusconi: siamo il principale partito,

Dic 25th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“Abbiamo detto in maniera chiara a Monti che siccome siamo il principale partito, i provvedimenti devono essere discussi prima con noi, come succede tra il principale partito e il governo solitamente”. È quanto afferma Silvio Berlusconi in tribunale a Milano, in relazione al colloquio che ha avuto ieri con il premier Monti.

 

Manovra - “Abbiamo accettato di votare questo decreto su cui non eravamo d’accordo in alcune parti e l’abbiamo fatto scegliendo il male minore”. Dopo aver chiarito che “non ho mai usato l’espressione ‘staccare la spina’”, spiega che “abbiamo concretamente sostenuto questo governo. Ha presentato un decreto che, con il voto compatto dei senatori del Pdl ha ottenuto la fiducia”. Questa scelta “è stata dettata dalla volontà di evitare che il Paese potesse, con un’eventuale caduta del governo, finire in una situazione drammatica”.

 

Lega – “Sarebbe masochismo non arrivare ad una alleanza con il Carroccio dentro il centrodestra alle prossime elezioni. Peraltro si sta già lavorando alla preparazione della campagna elettorale per le nazionali”. Fa notare poi che “sono tornati la Lega che conoscevamo qualche anno fa”.

 

UdC – “Casini è un tema importante nel centrodestra, perché ha elettori moderati e in Europa sta con noi. Nelle elezioni nazionali l’Unione di Centro o rientra nel centrodestra o corre da solo”. Ricorda poi che “è stata Alleanza Nazionale” all’epoca “a porre la condizione” di non far entrare il partito di Casini nel Pdl “e noi tra An e Udc abbiamo scelto An”.

 

Processo – “La testimonianza di Mills è stata una ottima udienza e mi sento molto sollevato per il riconoscimento dell’avvocato” riguardo ai 600mila dollari “che secondo me conclude questa vicenda” e non ci sarà “nessuna conseguenza” politica per il partito, “è solo un fatto di immagine ma io ho già dato le dimissioni da presidente del Consiglio e quindi non c’è un’importanza vera”.

Dalla testimonianza di Mills “è finalmente uscito in modo lampante il percorso e il comportamento dell’avvocato che ha avuto da un suo cliente un compenso e ha cercato di non pagare al fisco oltre il 50%”. Gli eventi “hanno dimostrato che quelli erano soldi derivati da una prestazione professionale”. Mills in aula “’ha detto in maniera chiarissima ‘Mi vergogno’ di aver procurato tanto danno a mister Berlusconi”.

L’ex premier ribadisce di aver regalato soldi all’avvocato inglese e spiega: “Attanasio non ha smentito, ha detto che aveva un conto superiore ai 600 mila dollari e c’erano delle situazioni giudiziarie che Mills e lo stesso Attanasio temevano”. Quando sarà chiamato a testimoniare l’armatore “sara’ messo di fronte alla realtà di confermare la particolarità di questi 600 mila dollari”. Mills “ha ricordato di aver fatto il nome di Attanasio ma di questo non ha trovato traccia nei verbali, fermiamoci all’oggettività di questi fatti”.

 

Prescrizione - “Rinunciare alla prescrizione” sul processo del caso Mills? “Ne parlerò con i miei avvocati. Sono disponibile a rispondere a un interrogatorio o a fare dichiarazioni spontanee. Deciderà il mio avvocato”.

 

 

Palazzo Chigi - “Sono molto più sereno. Al mio movimento ho chiarito nella maniera più assoluta che io farò quello che diranno loro e lo sosterrò. Mi occuperò dell’organizzazione ma, anche considerando quanto tempo ho passato e quanto impegno ho dato io non sono più disponibile a ritornare alla Presidenza del Consiglio soprattutto in queste condizioni, si ha un senso di impotenza che da imprenditore non avevo”. Rispondendo ad un cronista che gli chiedeva se si rimproverasse qualcosa, afferma che “la mia unica colpa è non essere riuscito a convincere il 51% degli italiani che mi dovevano dare fiducia per cambiare l’Italia. Non credo di aver fatto molti errori, salvo quello di entrare in politica”.

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