BERLUSCONI: IL PD CANTA VITTORIA? ALLORA VORREI PERDERE SEMPRE COSI’
Giu 24th, 2009 | Di cc | Categoria: Nazionale, PoliticaDopo i risultati dei ballottaggi , a conclusione della tornata elettorale che ha visto al voto 62 province e numerose città capoluogo , fanno notizia i commenti degli esponenti politici . E, secondo l’italica consuetudine , tutti si dichiarano contenti del risultato . Eppure , almeno alle amministrative , il risultato viene determinato dal numero di amministrazioni conservate e di quelle strappate all’avversario . Prima della competizione elettorale 50 erano le province in mano al centrosinistra e 9 quelle in mano al centrodestra , mentre 3 erano di nuova istituzione , ora i rapporti di forza si sono capovolti : 34 province saranno governate nel prossimo quadriennio dal PDL e dalla Lega , 28 dal PD . Simile discorso per i comuni capoluogo : prima 25 erano i sindaci del centrosinistra e 5 quelli del centrodestra , ora al PD ed ai suoi alleati ne sono rimasti 16 mentre PDL e Lega ne hanno 14 . Ma Franceschini esulta e dice : E’ cominciato il crollo di Berlusconi . Al segretario del PD risponde il premier ”Se questa per l’opposizione è una vittoria, noi vogliamo sempre perdere così”. Qualcuno giunge al punto di proporre per Franceschini il premio per la migliore barzelletta . Al di là comunque delle battute e delle dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano , occorre che tutti , vincitori e vinti , si interroghino sui risultati per fare tesoro degli eventuali errori di gestione della campagna elettorale o di gestione della cosa pubblica. Il voto in Italia , da anni , non è più vischioso come un tempo, quando gli spostamenti erano di pochi punti percentuali .Il voto inoltre non è più ideologico . I cittadini scelgono anche sulla base dei risultati e del mantenimento delle promesse da parte di chi li amministra . E queso vale anche e soprattutto per noi napoletani e campani che saremo tra pochi mesi chiamati a votare per Napoli e per la Campania . Bassolino e la Iervolino ostentano sicurezza , malgrado i venti di fronda che arrivano dal loro stesso partito . La loro soddisfazione nasce in primo luogo dalla sconfitta di Nicolais e quindi dei loro avversari interni . Ma loro sicurezza si basa su una rete di interessi fortemente radicati sul territorio . Se la gente comune saprà infrangere questa rete di interessi , aiuti , consulenze , i due finalmente andranno a casa . E andranno a casa anche se il PDL saprà scegliere bene tra i candidati alla guida della città e della Regione e saprà dimostrare , con il laboratorio delle province di Napoli, Avellino e Saletrno , conquistate il 6 e 7 giugno , di incidere nel tessuto sociale con una inversione di tendenza. (Michele Elio Fusco)