Berlusconi:non mi ricandiderò l’alleanza con la Lega non è finita
Nov 29th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
“Non mi ricandiderò”. Lo ripete Silvio Berlusconi ai cronisti al termine dell’udienza del processo Mills, aggiungendo però che “il Pdl farà le primarie con tutti gli iscritti per individuare il miglior candidato possibile”.Berlusconi affronta diversi argomenti con i giornalisti presenti in Tribunale.
Lega. “Bossi mi ha chiamato tutti i giorni, mi aveva invitato oggi o domani a colazione ma ho dovuto rimandare a venerdi. E non credo che l’alleanza con la Lega Nord sia finita, vedrò Bossi in settimana. Cercherò di convincere il partito del Carroccio a fare scelte nell’interesse del Paese, nè capisco come potrebbe fare altrimenti avendo già votato misure analoghe quando era al governo”.
PdL. Il popolo della Libertà “è solidissimo e fortissimo”. Non esiste, “nemmeno per sogno”, un rischio implosione, “il Pdl e’ fortissimo e organizzato.
La Lega segue i suoi interessi elettorali.”
Governo. “Monti non è in ritardo, è appena arrivato e si deve occupare di cose di enorme complessità ma lasciatelo lavorare”. E sull’ipotesi di elezioni anticipate: “vediamo come si mettono le cose e valutiamo le proposte del Governo”. Le misure presentate da Monti in Europa sono quelle “varate dal mio governo e per il 55% già approvate dal Parlamento con la legge di stabilità. E non vale la pena continuare a parlare di restrizioni, di nuove imposte, di modifiche negative per le famiglie e le imprese. Tutto questo introduce un fattore psicologico che è il primo fattore di crisi per cui riduci i consumi e rendi difficili gli investimenti”.
Processi. Il processo Mills “è paradossale e non avrà nessun esito giuridico, perché a febbraio c’è la prescrizione”. Da parte dei magistrati di Milano c’è “una pervicacia incomprensibile perché quando un processo non può avere effetti giuridici perché interviene la prescrizione per evidenti e doverosi motivi di economia processuale il processo si deve abbandonare”. Nel caso Mills “c’è una evidente e persistente volontà di continuare praticamente per arrivare al nulla. E tutte le persone che erano in Aula alcune pagate dai contribuenti italiani e altri pagati dal sottoscritto, sono a perdere tempo per arrivare al nulla”.
Sulla questione Ruby: “Karima El Mahorug, in arte Ruby, era una ragazza sfortunata, che mi ha indotto ad un aiuto senza avere fatto neppure una avance, e che ha giurato e firmato di non avere avuto neppure una avance da me.
Dichiarava di avere 23 anni e di essere parente di Mubarak, il quale, per 15 minuti sette giorni prima, si era intrattenuto con me nel summit sull’Egitto parlando di questa ragazza e sua madre e credendo di poterla individuare come sua parente, come dimostrato dalle testimonianze di tutti i partecipanti alla colazione compresi gli interpreti.
Temevo, siccome mi avevano detto che stavano per portare questa ragazza in prigione – e non era vero perché stavano cercando un posto per lei in una casa famiglia che non trovavano - che potesse accadere un incidente diplomatico e mi sono rivolto a un dirigente della questura nella forma abitualmente gentile”.
Esteri. Quando era ancora presidente del Consiglio “io e tutti gli altri leader europei eravamo fermamente contrari alla diarchia franco-tedesca e avevamo insieme deciso di non accettarla più”. Insieme avevamo deciso di “dire no a qualsiasi proposta che sarebbe arrivata sul tavolo del Consiglio dei capi di Stato e dei ministri”. E comunque “non c’è nessun nuovo atteggiamento dei leader europei” nei confronti del governo Monti.
Inoltre, “non c’e’ nessuna non credibilità mia in Europa. E’ stata un’invenzione dei giornali italiani e di qualche giornale straniero che attinge dai nostri quotidiani le notizie.
Ho ricevuto telefonate di dispiacere e di amicizia praticamente da tutti i leader europei. Ero quello più esperto e anche con un passato da tycoon, ricordo che ero considerato dai capi di governo il leader più autorevole”. Sia Angela Merkel che Nicolas Sarkozy quando “ho lasciato Palazzo Chigi mi hanno chiamato. E’ stata diffusa una pessima immagine di chi rappresentava nel mondo l’Italia e cioè il presidente del Consiglio. Ero uno dei politici più conosciuti al mondo con Obama”.
Mubarak. “Ho provato uno struggimento” per l’ex presidente egiziano, poi deposto attraverso una rivolta popolare, anche per “il comportamento dell’occidente che aveva visto in lui un pilastro della politica mediorientale e che poi lo ha ignominiosamente abbandonato”.
Mediaset. “Non ho mai detto di essere preoccupato” per le sorti delle mie aziende, ma di esserlo “per la situazione economica generale e per la moneta unica, che ha alle spalle una Banca centrale che non può stampare moneta e non ha un governo che sappia fare scelte di politica economica e monetaria. Comunque, non tornerò ad occuparmi” delle mie aziende.