I poveri “orfani” del Cavaliere

Nov 26th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

La crisi del governo Berlusconi con le dimissioni del premier e la costituzione di un  nuovo esecutivo guidato da Mario Monti sta creando una serie di effetti che si stanno ripercuotendo su tutto un mondo di sinistra che aveva fin qui basato la propria azione tutta sulla deminizzazione dell’avversario .

Studi televisivi, redazioni di giornali , segreterie politiche , salotti bene , anche se stanno ancora tentando dei colpi di coda , incominciano a non avere più cosa dire non sapendo bene contro chi sparare .

I guitti di primo e di ultimo livello , i cui spettacoli erano ripetitivamente basati sul prendere in giro il cavaliere  dovrebbero ormai provare a riciclare il proprio repertorio ma sanno di non poterlo fare per non urtare la suscettibiulità di quelli che , a sinistra , hanno il predominio nel campo del teatro e della TV  . Che dire poi di quegli opinionisti alla Santoro ed alla Travaglio che erano diventati famosi solo per la loro faziosità antiberlusconiana ? Aiutati anche da qualche improvvida e spontanea uscita del cavaliere , che non aveva capito che i loro attacchi spesso erano controproducenti , gli opinionisti alla moda hanno perso tante frecce nel loro arco . Il signorino Travaglio  che aveva perfino allestito una compagnia di giro  presentando un suo spettacolo tetarale contro il Popolo delle libertà ed il suo leader  deve ormai annullare  alcune date della tourné . Per non parlare poi del nume tutelare della sinistra di lotta , quel Santoro che da oscuro funzionario della federazione del PCI di Salerno era assurto a guru della comunicazione , capace di guadagnare milioni di euro con il suo “giornalismo di attacco” e con le sue  liquidazioni pari a quelle di almeno cento oprai del suo stesso credo politico , quel Santoro che sembrava aver inventato recentemente un nuovo modo di far televisione con le reti private e con il supporto ben pagato di Sky ha perso in appena un mese circa ottocentomila spettatori , che non sono pochi , anzi percentualmente sono equivalenti ad oltre il 30 per cento della base di spettatori . E Grillo ? Come farà a raccoglere nei palasport tanta gente disposta a pagare salati biglietti pur di acoltare le sue invettive ?

Ma il disocrso è simile anche in tanti altri settori .

Pensiamo al povero Bersani che , in ogni intervento ed in ogni intervista , non sapeva dir altro che Berlusconi si doveva dimettere , ora mostra tutta la pochezza delle proprie capacità non riuscendo ad enunciare una ricetta che sia una per il risanamento dell’economia nazionale .

A tutta questa gente fa buona compagnia la presidente di Confindustria , industriale che certo non ha mai fatto gavetta in quanto figlia di industriale , che ad ogni piè sospinto imtimava di far presto . Ed ora ? Ora che , uscito di scena il cattivo, dovrebbe far proposte , che fa? Tace . Come tacciono quelle figure caricaturali il cui simbolo  è l’ex portaborse di Pinuccio Tatarella che  devono ormai limitarsi a vegetare a ruota di Casini , rinunciando ad interventi nei salotti televisivi .

Alla fine tutta questa gente ci fa pena .  Ma non si preoccupino . Passato questo periodo il cavaliere tornerà in sella più forte e più motivatio di prima ed allora potranno ripescare tutto il loro vecchio e trito repertorio.

Michele Elio Fusco

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