“Saremo leali ma non subalterni e quindi, se ci saranno deviazioni e forzature, non avremo esitazione a negare il nostro sostegno. In sostanza saremo leali con chi sarà leale con noi”. È quanto afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano in un saluto inviato al convegno dei socialisti riformisti nel Pdl.

“Diciamolo chiaramente - sostiene Alfano - se è nato il governo Monti ciò è stato consentito da Silvio Berlusconi, se Berlusconi non fosse stato d’accordo il governo Monti non si sarebbe fatto. Di conseguenza, noi daremo un sostegno leale al nuovo esecutivo confrontandoci in modo serio in Parlamento sul terreno dei contenuti”.

Alfano ribadisce che “a nostro avviso in Italia non c’era spazio per una massacrante campagna elettorale dominata dal bombardamento dei mercati e dei media”.

“Noi non ci siamo voluti far seppellire dall’andamento degli spread e dalla straordinaria campagna mediatico-politica guidata ad arte da certi settori della stampa” ha detto ancora Alfano, sottolineando anche che “il governo Berlusconi non è stato abbattuto dalla sinistra, non è stato sfiduciato né dal Parlamento né dagli italiani, ma dal combinato-disposto costituito dalla confusione mentale e politica di alcuni deputati e dall’azione dei mercati, che ormai, non solo in Italia, intervengono pesantemente anche sugli equilibri politici”.

Governo/Farina: non siamo robot programmati sul ‘sì’

“Monti non e’ un elettrodomestico cui staccare la spina e noi non siamo robot programmati su un si’ meccanico. E’ la democrazia bellezza”. Lo scrive il deputato del Pdl Renato Farina sul suo profilo facebook. “Il segretario Alfano - aggiunge - ieri ha annunciato una fiducia senza doppiezza, oggi ha spiegato che il si’ del Pdl al governo Monti non e’ aprioristico e potra’ tramutarsi in no se dovessero esserci forzature”.

“E’ logico e eticamente giusto. Proprio perche’ il nostro sostegno, libero e leale, implica la verifica continua della verita’ della scelta”, conclude Farina.