Grande opera “Il Respiro silenzioso del paese”. Incontriamo l’autore

Nov 18th, 2011 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Un libro per piacere deve riuscire a trasmettere sensazioni. Se alla fine dell’ultimo rigo si rimane per un attimo ad assaporare l’emozione rimasta dentro, allora il libro, qualunque esso sia, ha raggiunto il suo scopo.

“Il respiro silenzioso del paese” di Edoardo Barra edito da Eracle, produce questo effetto.

Un racconto che conduce per mano il lettore in una strana atmosfera fatta di luce ed ombre, dove la narrazione scorre con un ritmo avvincente e a tratti misterioso.

La trama ci porta nell’estate del 1943 in un momento dove la guerra ha profondamente lacerato le coscienze e prodotte profonde ferite. Ottavio è un soldato sbandato che cerca di tornare a casa. Capita così in paesino nel quale la gente sembra ignorarlo del tutto e in cui la solitudine dell’uomo di amplifica nell’indifferenza degli altri. Sarà una bambina handicappata che, oltre a salvargli la vita, gli permetterà di guardare il futuro con altri occhi. Dopo molti anni Ottavio decide di mettersi alla ricerca del paese che per un po’ di tempo lo ha protetto ma di cui non ha mai saputo il nome. Ancora una volta grazie a quel paese riuscirà a ritrovare se stesso e a riscoprire sentimenti sopiti nell’oblio della routine con un finale sorprendente e misterioso.

Questa in breve la storia che, unita alle caratteristiche dei personaggi, al tratteggio degli scenari, al ritmo spesso incalzante, avvincente e mai pesante del racconto non concede un attimo di sosta, impedendo di staccare  l’attenzione dalle pagine del libro.

Mai come in questo caso ogni personaggio è tassello di un mosaico che trova la sua sorprendente definizione solo a disegno completo.

In un tale contesto, dove si intrecciano continue emozioni, il lettore viene conquistato, attirato nella storia, diventando spettatore e protagonista lui stesso. Le domande, le perplessità, gli stessi momenti di rabbia e amarezza di Ottavio diventano quelle di chi legge. In questo modo, lentamente, prende forma l’idea sul quale è modellato il racconto: l’importanza della memoria.

Peppe Barra, il noto attore teatrale, nella sua prefazione al libro recita: “… come in tutte le favole che viaggiano nell’immaginario del nostro cuore anche in questa c’è un raggio di sole e di speranza a fugare la dolorosa nebbia del silenzioso paese” e la speranza a cui allude si chiama memoria.

Edito da Eracle, una piccola ma moderna casa editrice partenopea che con coraggio scommette su autori in cui crede anche se poco conosciuti, il libro ha una sua gradevole “napoletanità” che si evidenzia sia nell’ironia spesso drammatica ma sempre molto particolare dei personaggi, sia nella sottile presenza dell’impenetrabile legame che unisce realtà e mistero.

Incontriamo l’autore del romanzo “Il respiro silenzioso del paese”, un romanzo dai tratti vibranti ed emozionanti.

 

D: -  Come nasce “Il respiro silenzioso del paese”?

R: - L’idea di raccontare qualcosa che desse risalto all’importanza della  memoria l’avevo da tempo. Il tutto parte da una notte di marzo quando mio padre, gravemente malato, decise di raccontarmi la sua vita. Il motivo? “Così sono certo che quello che ho vissuto non sparirà con me” rispose sorridendo. In quell’istante compresi come fosse importante la memoria.

 

D: -  E la trama, i personaggi, l’ambientazione rispecchiano qualcosa di reale?

R: -  No. La storia nasce dalla volontà di raccontare la storia di un uomo che si trova in una situazione strana ed ostile e si salva grazie ad una bambina. Poi tutto ha cominciato a vivere di luce propria e si è naturalmente mescolato a quell’idea che avevo da tempo. 

 

D: -  Vivere di luce propria?

R: - Certo. Quando si scrive i personaggi ad un certo punto quasi sfuggono alla volontà dello scrittore. Cominciano a vivere, a ragionare, a comportarsi ognuno in maniera autonoma. L’impianto della storia è sempre dell’autore, ma il punto di arrivo spesso non corrisponde a quello a cui si era pensato originariamente. Sembra strano, ma è così.

 

D: -   Cosa si aspetta dalla pubblicazione del libro?

R: -  Semplicemente spero che venga letto e possa dare al lettore le stesse emozioni che ho provato io a scrivere. Se ho la possibilità di questa opportunità devo ringraziare la casa editrice Eracle ed il dr. Baiano in particolare, che credendo in quello che ho scritto, mi ha offerto la possibilità di pubblicarlo pur non essendo un autore affermato.

 

D: -  Peppe Barra, suo notissimo fratello ha scritto una delicata prefazione al suo libro.

R: -  Si, ma non è il solo motivo per cui lo devo ringraziare. La sua sensibilità umana prima che artistica è di uno spessore incredibile e quando mi ha telefonato per dirmi di essersi commosso con il mio racconto e che avrebbe scritto la prefazione, mi ha regalato un’emozione da far venire la pelle d’oca. È soprattutto per quelle parole che lo ringrazio.

 

D : - A quanto il prossimo libro?

R: - Beh, vediamo prima se il pubblico apprezzerà questo romanzo… Ho tante storie ancora da raccontare…

Il Respiro silenzioso del paese di Edoardo Barra, edizione: Eracle, prezzo: 9 €

 

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