Giornata dell’infanzia, in Italia nati quest’anno 650mila stranieri

Nov 17th, 2011 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani

Seicentocinquanta mila fra bambini e minori stranieri sono nati in Italia; si tratta del 22% della popolazione di immigrati residenti nel nostro paese. A questa parte di infanzia ed adolescenza, alle questioni aperte dell’ integrazione, l’Unicef Italia in occasione della Giornata mondiale che ricorre il 20 novembre dedica un’attenzione particolare. E rilancia la campagna contro le discriminazioni ‘Io come tu’. Adesione all’iniziativa viene dal mondo del calcio: i prossimi 19 e 20 novembre su tutti i campi di calcio di serie A, i calciatori e la terna arbitrale entreranno in campo accompagnati dai bambini; qualche minuto prima del calcio di inizio al centro del campo, verr… posizionato uno striscione con la scritta “Io come tu. Mai nemici per la pelle-Unicef”. Scender… in campo anche Francesco Totti, Goodwill Ambassador dell’Unicef Italia. L’iniziativa Š realizzata in collaborazione con la Federazione Italiana Giuoco Calcio-Settore Giovanile Scolastico e con il supporto della Lega Calcio Serie A. Sui minori stranieri, l’Unicef segnala che ”la maggior parte degli stati membri dell’Ue sta registrando un afflusso crescente di minori stranieri non accompagnati sul proprio territorio nazionale”. In Italia, a giugno 2011, i minori stranieri non accompagnati, titoli di permesso di soggiorno, sono risultati 5.806. Fra l’altro, nell’anno scolastico 2010/2011, la percentuale di nati in Italia sul totale della popolazione scolastica di origine non italiana e’ pari al 42%, corrispondente a circa 300 mila alunni. In Italia il 38% delle famiglie straniere vive al di sotto della soglia di poverta’, contro il 12,1% delle famiglie italiane. ”Alcune categorie di bambini e adolescenti, come quelli di origine straniera - afferma l’Unicef Italia - si trovano a dover affrontare sfide educative, sociali, economiche, spesso maggiori rispetto ai loro coetanei cittadini italiani, con la conseguenza che il loro benessere risulta compromesso in molti ambiti tra cui quello sanitario, educativo, della sicurezza economica e abitativa nonch‚ delle future opportunit… professionali e lavorative”. Ecco perche’ ”l’accesso alla cittadinanza di bambini nati e/o cresciuti nel paese in cui i genitori sono emigrati ”e’ cruciale” per la loro integrazione. ”Se il Paese di nascita non e’ in grado di garantire procedure adeguate all’ottenimento della cittadinanza si corre il rischio non solo che bambini e ragazzi di origine straniera si sentano perennemente stranieri ma anche che trovino ostacoli burocratici che impediscono loro di godere delle stesse opportunita’ dei loro coetanei italiani”.

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