Cimiteri: solo a Napoli non si puo’ vendere

Nov 11th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli

La Procura di Napoli e’ impegnata su varie inchieste che concentrano l’attenzione della Giustizia sui cimiteri partenopei. Fascicoli assegnati a piu’ sezioni, da quella per i reati economici a quella per i reati commessi contro la Pubblica amministrazione. E non solo. L’obiettivo dei magistrati e’ scardinare la camorra da uno dei business piu’ fiorenti per le casse della malavita organizzata: il pizzo sui morti. Al di la’ delle indagini emerge come una differenza tra Napoli e il resto d’Italia. Soltanto nel capoluogo campano, non e’ possibile acquistare manufatti cimiteriali. Un punto su cui hanno fatto sempre leva i clan. “C’e’ un antinomia tra la norma del Comune di Napoli definita regolamentare e quella nazionale: e’ evidente che nella gerarchia delle fonti vale quest’ultima, ma non si sa perche’ a Napoli tutto resta uguale e i manufatti cimiteriali non si possono vendere”. A parlare e’ Giovanni Rubinacci, avvocato civilista, esperto tra l’altro di diritto cimiteriale. A Napoli perche’ non si puo’ vendere un loculo? “Perche’ il regolamento comunale lo consente. E poi c’e’ chi se ne approfitta”. Ci spiega tecnicamente la vicenda? “In ogni altro posto d’Italia, dopo un regolare bando, si puo’ acquistare un manufatto cimiteriale, sia un loculo o una cappella. Come recita il DPR 285/90 non c’e’ alcuni divieto di alienazione. A Napoli e’ diverso perche’ il divieto di vendita e’ esplicitamente contemplato nel regolamento comunale del 2006.”. Cioe’? “Si diventa concessionari del suolo dopo una richiesta. Su quel suolo si puo’ costruire ma senza avere la proprieta’ di nulla: ne’ del suolo ne di quello che si e’ costruito”. Ma il Codice Civile cosa dice in merito? “Il codice civile permette di vendere la proprieta’ superficiale edificata su un suolo, tecnicamente si dice sulla colonna d’aria. A Napoli no. E poi succede tutto quello che succede. Le faccio un esempio”. Prego. “Se costruisco una cappella dopo aver ottenuto la concessione del suolo, pago decine di migliaia di euro, non potro’ mai rivenderla. Se pure dovessi avere problemi di salute, operarmi all’estero per chissa’ quale cifra, quei soldi utilizzati per edificare li ho tecnicamente persi. Si rende conto?”. Qual e’ la soluzione a tutto questo? “L’abrogazione della norma nel regolamento comunale di Napoli che viola l’articolo 3 della Costituzione sul principio di uguaglianza dei cittadini. Nel capoluogo campano non e’ possibile vendere negli altri cimiteri si”. Pronta la class action? “No, per la verita’ e’ gia’ stata notificata a Palazzo San Giacomo a giugno. Il sindaco era stato eletto da poco. Ora, visto che non abbiamo avuto risposte, passiamo all’azione giudiziaria”.

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    ñïñ çà èíôó!!…

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