Con la stagione delle piogge ritorna il rischio voragini nel napoletano. L’ondata di  maltempo degli scorsi giorni non smette di terrorizzare Napoli e provincia mettendo in ginocchio l’intera regione. Proprio stanotte la caduta di un albero nel quartiere di Posillipo ha riaperto l’emergenza che con il ritorno del bel sole partenopeo sembrava ,all’apparenza, aver lasciato spazio alla tranquillità. Tra i quartieri napoletani più colpiti dai disagi Posillipo e Vomero. Enormi voragini,caduta improvvisa di alberi secolari,cedimenti di fabbricati. Sono diversi i danni causati dal maltempo che da giorni ormai sta seminando terrore in tutta la penisola italiana. Piccole buche si trasformano quindi in enormi fossi scatenando incidenti stradali ed accumulo localizzato di rifiuti. Strade bloccate,auto distrutte da fiumi d’acqua, incidenti . Napoli è in tilt. Inghiottita da fiumi di melma,la città sembra vittima di continue emergenze che fanno temere in peggio in tutta la Campania. La situazione di allerta pare non spaventare a dovere le istituzioni passive di fronte alle continue richieste di  manutenzione. Sicurezza e decoro urbano sembrano essere sostituiti dai continui disagi .La città,assalita costantemente da problemi, dovrà rinunciare ai fondi destinati ad interventi di manutenzione stradale. Nonostante le continue segnalazioni da parte del sindaco Luigi De Magistris, pare quasi impossibile sbloccare i 12 milioni di euro finalizzati a restituire una parvenza di ordine e sicurezza. Napoli resta quindi abbandonata a se stessa e tutti i lavori risultano attualmente fermi in assenza di una ditta autorizzata ad intervenire in casi di necessità. La mancanza di fondi pubblici manifesta disordini anche nei pagamenti destinati alle ditte. Tutte le ditte che nei mesi passati hanno collaborato con il Comune risolvendo casi urgenti attendono la dovuta liquidazione. In attesa di pagamento da circa cinque mesi,le ottantadue società hanno lasciato ogni forma di intervento alla protezione civile impegnata a risolvere situazioni di urgenza e di lieve entità.

                                                                                             Maria Grazia Mirisciotti